Lula si è insediato alla presidenza del Brasile
In una grande cerimonia a Brasilia dove mancava l'ex presidente Jair Bolsonaro, benché la sua presenza fosse richiesta per il trasferimento dei poteri
Luiz Inácio Lula da Silva è stato proclamato presidente del Brasile domenica in una grande e festosa cerimonia a Brasilia, la capitale, a cui hanno partecipato decine di migliaia di sostenitori ma non Jair Bolsonaro, il presidente uscente. Negli ultimi mesi Bolsonaro aveva contestato senza prove il risultato delle elezioni, e due giorni prima della cerimonia era volato in Florida, negli Stati Uniti, benché la sua presenza sarebbe stata necessaria per il cerimoniale del trasferimento dei poteri.
Nel suo discorso di insediamento, Lula ha promesso di risollevare il Brasile dopo il «governo di distruzione nazionale» del suo predecessore Bolsonaro, di combattere la deforestazione e la fame e di ridurre la diffusioni delle armi da fuoco nel paese. «L’amore ha vinto sull’odio!», ha detto dal palco.
Sul palco era accompagnato da un gruppo molto vario di persone, a simboleggiare i vari strati della società brasiliana: una donna nera, un uomo disabile, un uomo indigeno, un bambino di dieci anni e un operaio.
Secondo la cerimonia tradizionale, Bolsonaro avrebbe dovuto essere presente per consegnare a Lula la fascia da presidente, come simbolo del trasferimento di poteri. Ma Bolsonaro venerdì è andato in Florida, e ha fatto sapere che rimarrà negli Stati Uniti per almeno un mese. Dalla Florida, ha tenuto una specie di discorso d’addio in cui ha detto di aver cercato di impedire l’elezione di Lula, ma di non esserci riuscito.
Per mesi prima delle elezioni Bolsonaro aveva cercato di indebolire la credibilità delle istituzioni elettorali brasiliane, e in seguito aveva detto che la sua sconfitta al ballottaggio di ottobre era stata provocata da ampi brogli. Nessuna delle sue dichiarazioni però ha mai avuto alcun riscontro, e i tribunali brasiliani hanno confermato la validità delle elezioni.
Dalla Florida, Bolsonaro è sembrato riconoscere che ormai la presidenza è di Lula: «O viviamo in una democrazia o non ci viviamo», ha detto, aggiungendo poi che «nessuno vuole un’avventura», riferendosi al fatto che ha evitato di cercare di rimanere al potere con metodi violenti e incostituzionali. Nonostante questo, prima dell’inaugurazione del mandato di Lula erano state arrestate due persone, una delle quali aveva un esplosivo artigianale con cui intendeva «provocare caos» durante la cerimonia.
La cerimonia si è svolta esattamente vent’anni dopo quella che, nel 2003, avviò il primo mandato di Lula alla presidenza del Brasile. In assenza di Bolsonaro, Lula ha deciso di ricevere la fascia presidenziale direttamente «dal popolo brasiliano», rappresentato da una netturbina di 33 anni, Aline Sousa, che gliel’ha consegnata al posto dell’ex presidente.
Quella di domenica è stata una celebrazione molto ampia, che oltre ai momenti formali ha compreso una serie di numeri musicali e una lunga parata, al punto che i sostenitori di Lula l’hanno definita “Lulapalooza”, imitando il Lollapalooza, un celebre festival musicale.