La pubblico ministero Letizia Ruggeri è indagata per un presunto depistaggio riguardo al caso dell’omicidio di Yara Gambirasio

Letizia Ruggeri
(ANSA/PAOLO MAGNI)
Letizia Ruggeri (ANSA/PAOLO MAGNI)

Il giudice per le indagini preliminari (gip) di Venezia ha disposto l’iscrizione nel registro degli indagati di Letizia Ruggeri, pubblico ministero del tribunale di Bergamo che si era occupata del caso di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni scomparsa in provincia di Bergamo il 26 novembre 2010 e ritrovata assassinata il 26 febbraio successivo. Per l’omicidio della ragazza era stato condannato in via definitiva Massimo Bossetti, dopo una lunghissima indagine.

Ruggeri è indagata per un presunto depistaggio riguardo al caso di Yara Gambirasio. Il gip del tribunale di Venezia, competente per i magistrati di Bergamo, ha deciso di indagare Ruggeri dopo una denuncia presentata dai legali di Bossetti e dopo che questi si erano opposti alla richiesta di archiviazione della procura. La denuncia riguarda le 54 provette contenenti le tracce biologiche di Bossetti e di Yara Gambirasio: i legali di Bossetti sostengono che oggi, con nuove tecniche, sarebbe possibile analizzare nuovamente quei campioni per dimostrare l’innocenza del loro assistito.

Ma dopo la condanna definitiva di Bossetti, avvenuta nel 2018, le provette erano state spostate dal frigorifero dell’ospedale San Raffaele di Milano all’ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo, su decisione di Ruggeri. Secondo le ricostruzioni giornalistiche ci misero 12 giorni ad arrivare, e non si sa come furono conservati nel frattempo. Secondo i legali di Bossetti quel cambio di destinazione avrebbe interrotto la catena del freddo e deteriorato il materiale biologico contenuto, rendendo impossibili nuove analisi.

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