Sono arrivati in Calabria i primi 50 medici cubani assunti dalla regione per aiutare il servizio sanitario in difficoltà
Sono infine arrivati mercoledì a Cosenza i primi 50 medici cubani che dovranno contribuire a sostenere il deficitario sistema sanitario della Calabria. L’arrivo dei medici, atteso da settembre, è frutto di un accordo voluto dal presidente della Regione Roberto Occhiuto e firmato a fine luglio con la società a partecipazione statale cubana Comercializadora de servicios médicos cubanos (CSMC). I cinquanta medici dovrebbero essere i primi di un gruppo più ampio: l’accordo riguarda complessivamente 497 contratti e dovrebbe aiutare per i prossimi tre anni il servizio sanitario regionale a rispondere all’ormai cronica assenza di personale medico specializzato.
L’arrivo dei medici era stato annunciato come imminente da mesi e aveva suscitato anche proteste e polemiche. I cinquanta cubani verranno temporaneamente ospitati presso la caserma di via Panebianco a Cosenza, sosterranno un corso intensivo di italiano per tre settimane e poi saranno inseriti nelle strutture ospedaliere della provincia di Reggio Calabria. La delegazione medica ha già incontrato il governatore Occhiuto, che in un messaggio su Facebook ha scritto: «Hanno cercato di fermarci, con polemiche e con intoppi burocratici, ma ce l’abbiamo fatta. (…) Fra un mese questi medici potranno stare nei reparti ospedalieri che invece avremmo dovuto chiudere. Non ruberanno alcun posto di lavoro perché noi nel frattempo stiamo andando avanti con i concorsi e con le procedure di reclutamento».
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