Il discorso di Natale di Zelensky agli ucraini
Molto emotivo, come ci si poteva aspettare: «Non aspetteremo un miracolo. Alla fine di tutto, saremo noi stessi ad averlo fatto»
A dieci mesi dall’inizio dell’invasione russa, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha pubblicato un videomessaggio rivolto ai concittadini per gli auguri di Natale. Ha usato soprattutto parole di incoraggiamento, invitandoli a resistere all’inverno, particolarmente difficile a causa dei bombardamenti russi su molte infrastrutture energetiche del paese, che stanno privando molte persone di acqua, elettricità e riscaldamento. Il discorso è stato in generale molto emotivo, soprattutto nel passaggio finale:
Festeggeremo, come sempre. Sorrideremo e saremo felici, come sempre. La differenza è una: non aspetteremo un miracolo. Alla fine di tutto, saremo noi stessi ad averlo fatto.
Il discorso dura poco meno di 9 minuti e alterna riferimenti concreti alla guerra a frasi più speranzose e sentimentali, come: «Nessun drone kamikaze può spegnere l’alba di Natale. Vedremo la sua luce anche sotto terra, in un rifugio antiatomico». Zelensky ha rimarcato soprattutto che sarà un Natale molto diverso dal solito, dicendo con enfasi che potranno esserci «sedie vuote» a tavola e che «le nostre case e strade non possono essere molto illuminate».
«Ma anche al buio più totale ci troveremo, per abbracciarci forte. E se non c’è riscaldamento, ci abbracceremo più forte per scaldarci». Il discorso si trova per intero sul canale Telegram di Zelensky. Il South China Morning Post ne ha fatto una sintesi: