L’attacco missilistico russo a Kherson ha ucciso 16 persone
È avvenuto nel centro cittadino il giorno della vigilia di Natale: sono stati colpiti diversi edifici civili
Sabato 24 dicembre c’è stato un grosso attacco missilistico russo sulla città di Kherson, nel sud dell’Ucraina: sono state uccise 16 persone e altre 64 sono state ferite. Sono stati gravemente danneggiati diversi edifici, tra cui stabilimenti industriali, strutture sanitarie e condomini. Tra le persone uccise c’erano anche tre operatori dei servizi di emergenza che stavano sminando alcune zone della regione di Kherson: sono morti per l’esplosione di una mina, causata probabilmente dai bombardamenti (tutta la regione di Kherson è stata minata in modo massiccio dai russi durante la loro occupazione).
L’attacco è avvenuto nel centro cittadino la mattina della vigilia di Natale, con molte persone per strada. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha molto sottolineato questo aspetto, facendo notare come gli obiettivi colpiti non fossero «strutture militari» e definendo i bombardamenti un atto di «terrore» fatto «per il gusto di intimidire». Secondo le autorità ucraine nella regione di Kherson sabato ci sono stati in tutto 71 attacchi russi di vario genere, tra missili, colpi di mortaio e altri.
Zelensky ha anche postato sui suoi profili sui social network alcune foto dei danni causati dal bombardamento: alcune sono particolarmente forti, perché si vedono per terra i corpi di diverse persone che sembrano essere morte nelle esplosioni. Si possono vedere qui.
Kherson è stata riconquistata dall’esercito ucraino il mese scorso, dopo una controffensiva durata mesi che ha spinto i soldati russi che la occupavano alla ritirata. È una città dal valore estremamente rilevante: sia dal punto di vista simbolico, perché era stata una delle più grandi e importanti conquistate dall’esercito russo all’inizio dell’invasione, sia dal punto di vista strategico.