Il governo vuole far presto a vendere ITA Airways
Per questo ha approvato un decreto per semplificare la trattativa in corso con Lufthansa, con l'obiettivo di concluderla già a gennaio
Mercoledì il governo ha approvato un DPCM (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) che ha l’obiettivo di velocizzare i tempi per la vendita di ITA Airways, la compagnia aerea italiana controllata al 100 per cento dal ministero dell’Economia. Il DPCM elimina il vincolo che obbligava il ministero a cedere la maggioranza della compagnia: in sostanza ora il governo può decidere di vendere anche solo una parte minoritaria di ITA Airways, e mantenere il controllo della maggior parte delle azioni. È una decisione che si è resa necessaria per riuscire a chiudere in tempi brevi una trattativa in corso con la compagnia tedesca Lufthansa, che vorrebbe acquisire inizialmente circa il 40 per cento di ITA Airways, lasciando la maggioranza allo Stato italiano.
ITA Airways è una società con grossi problemi finanziari e in costante perdita, e per questo il governo vuole far presto a venderla a un partner industriale solido e in grado di risollevarne i conti.
Le trattative per vendere ITA Airways vanno avanti da quasi un anno. Il governo dell’ex presidente del Consiglio Mario Draghi aveva avviato una trattativa in esclusiva con il consorzio formato dal fondo statunitense Certares e dalle compagnie aeree Delta Air Lines e Air France-KLM ma, una volta insediatosi il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, la trattativa era stata interrotta bruscamente. Il nuovo governo aveva infatti preferito trattare con il consorzio formato dal gruppo MSC e dalla compagnia aerea tedesca Lufthansa, la cui offerta era economicamente più vantaggiosa.
MSC – che è una delle più importanti società di navi portacontainer al mondo, e possiede anche una sussidiaria che si occupa di crociere, la MSC Crociere – avrebbe dovuto rilevare il 20 per cento di ITA Airways, e Lufthansa il 60 per cento: il restante 20 per cento sarebbe dovuto rimanere al ministero dell’Economia. Ma anche questa trattativa aveva avuto difficoltà, e a fine novembre MSC aveva ritirato la propria offerta.
Era quindi rimasta la sola Lufthansa che, secondo quanto detto ai giornali da diverse fonti a conoscenza dei fatti, nei giorni scorsi avrebbe fatto sapere al governo di essere pronta a entrare da sola in ITA Airways, rilevando da subito tra il 40 e il 49 per cento delle quote societarie, per poi salire nei prossimi anni fino al 100 per cento (investendo in tutto circa 240 milioni di euro).
Era un’offerta gradita al governo, ma c’era un problema: il DPCM approvato lo scorso febbraio per regolamentare la vendita della società prevedeva che il ministero dell’Economia avrebbe potuto mantenere «una partecipazione di minoranza, ma non di controllo» in ITA Airways. L’offerta di Lufthansa invece lascerebbe un’iniziale maggioranza allo Stato italiano, e perciò si è reso necessario un nuovo DPCM per eliminare la clausola. L’obiettivo ora è chiudere la trattativa con Lufthansa già a gennaio, in modo da completare la vendita per giugno del 2023, quando ITA Airways dovrà approvare il bilancio dell’anno precedente.
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