Zelensky ha parlato con Biden
Dopo il loro incontro il presidente americano ha detto che gli Stati Uniti offriranno il proprio sostegno all'Ucraina «per tutto il tempo che servirà»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Washington DC per la sua visita ufficiale negli Stati Uniti. È stato accolto alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e da sua moglie Jill Biden con una breve cerimonia all’esterno. Zelensky e Biden hanno sostato davanti ai fotografi, e si sono poi diretti verso lo Studio Ovale, dove si sono trattenuti in un colloquio durato circa due ore.
Biden era stato molto esplicito nel chiarire le circostanze e le motivazioni del suo sostegno all’Ucraina: aveva menzionato la «brutale» invasione russa e aveva aggiunto che nel corso dell’incontro sarebbero stati presentati nuovi aiuti da inviare al governo ucraino. Poco prima dell’arrivo di Zelensky, infatti, il governo statunitense ha annunciato nuovi aiuti militari per un valore di quasi due miliardi di dollari: tra le armi inviate in Ucraina ci saranno per la prima volta i missili Patriot, missili terra-aria impiegati a partire dagli anni Ottanta e in grado di colpire aerei, missili da crociera (che seguono cioè traiettorie guidate) e missili balistici a corto raggio.
I nuovi aiuti sono stati uno dei principali argomenti della conferenza stampa congiunta che Zelensky e Biden hanno tenuto alla fine del loro colloquio. Biden ha esordito sottolineando quanto fosse stato importante avere la possibilità di parlare con Zelensky di persona «guardandolo negli occhi», e ha ricordato i successi militari dell’esercito ucraino dicendo che «l’Ucraina ha contraddetto le aspettative della Russia ogni singola volta». Ha espresso il suo impegno a far sì che l’Ucraina ottenga una «pace giusta»: ha promesso che gli Stati Uniti offriranno il loro sostegno all’Ucraina «per tutto il tempo che servirà», perché «il popolo americano sa che se restassimo inerti di fronte a un attacco così sfacciato alla libertà e alla democrazia e ai principi cardine della sovranità e integrità territoriale, il mondo si troverebbe ad affrontare conseguenze peggiori».
Biden ha poi parlato dei nuovi aiuti militari: a un giornalista che chiedeva se non temesse che l’invio dei missili Patriot porti a un’escalation da parte della Russia, ha risposto che i Patriot sono un’arma difensiva, riconoscendo che ci sarà bisogno di un po’ di formazione prima che l’esercito ucraino sia in grado di usarli. Zelensky ha ringraziato il popolo americano per «aver fatto così tanto per l’Ucraina» e ha parlato delle difficoltà degli ucraini («scusate se parlo così tanto di bambini oggi ma come padre voglio ricordare che sono tanti i genitori che hanno perso i loro figli e le loro figlie»).
Ha poi definito i nuovi aiuti militari, in particolare i missili Patriot, come «un passo molto importante che rafforzerà in modo significativo le difese aeree del nostro paese». Quando gli è stato chiesto in che modo l’Ucraina cercherà di arrivare alla pace, Zelensky ha ripreso l’espressione di Biden ma ne ha dato una definizione più precisa: «per me “pace giusta” significa senza compromessi». Ha spiegato poi che la guerra finirà quando la sovranità, la libertà e l’integrità territoriale dell’Ucraina saranno state ristabilite.
Dopo l’incontro con Biden, il presidente ucraino parlerà di fronte al Congresso (il suo discorso è previsto per le 19:30, l’1:30 ora italiana). Il discorso di Zelensky si terrà nel corso di una seduta congiunta, cioè alla presenza dei membri di Camera e Senato. L’importanza della seduta, e la sua eccezionalità, è dimostrata anche dall’invito a tutti i deputati a presentarsi di persona, fatto martedì dalla speaker della Camera Nancy Pelosi.
È la prima volta che Zelensky lascia l’Ucraina da quando è iniziata la guerra. La notizia della visita era stata anticipata martedì da alcuni giornali, e infine confermata mercoledì da Biden, che in un comunicato ha detto di aver invitato Zelensky «per sottolineare il costante impegno degli Stati Uniti nei confronti dell’Ucraina», e dallo stesso Zelensky, che mercoledì mattina aveva detto di essere in viaggio verso gli Stati Uniti.
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