Le dichiarazioni dei redditi di Donald Trump, la cui diffusione è da anni al centro di discussioni negli Stati Uniti, saranno rese pubbliche

Donald Trump, presidente degli Stati Uniti dal 2016 al 2020(AP Photo/Andrew Harnik, File)
Donald Trump, presidente degli Stati Uniti dal 2016 al 2020(AP Photo/Andrew Harnik, File)

Un comitato della Camera dei deputati degli Stati Uniti ha deciso che le dichiarazioni dei redditi di Donald Trump, fin qui in possesso del Congresso ma segrete, dovranno essere rese pubbliche. Il comitato, a maggioranza Democratica, ha espresso voto favorevole sulla questione dopo uno scontro politico e legale durato anni: Trump, infatti, era stato il primo candidato alla Casa Bianca e poi il primo presidente dagli anni Settanta a non rendere pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi (e quindi gli importi delle tasse pagate), rompendo una consuetudine che durava da Richard Nixon. I Democratici avevano infine ottenuto che il Congresso ne entrasse in possesso quest’anno, a tre anni dalla richiesta e dopo una sentenza della Corte Suprema.

La decisione è stata presa pochi giorni prima che i Repubblicani riprendano il controllo della Camera, grazie alla maggioranza ottenuta nelle elezioni di metà mandato.

Le dichiarazioni in questione riguardano gli ultimi sei anni, dalla candidatura del 2015 alla fine della presidenza, e non sono state rese pubbliche immediatamente dopo la votazione perché prima dovranno essere oscurati alcuni dati sensibili. Secondo il comitato faranno chiarezza sulle proprietà di Trump, sulle sue entrate, sulla sua solidità economica e su eventuali prestiti ricevuti, anche da paesi stranieri. Secondo i Repubblicani invece saranno semplicemente usate come strumento di «battaglia politica». Trump ha annunciato la sua candidatura alla presidenza per il 2024.

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