In Germania una donna oggi 97enne che fu segretaria di un comandante nazista è stata condannata a 2 anni di carcere per l’uccisione di oltre 10mila persone
Irmgard Furchner, ex segretaria di un comandante nazista, è stata condannata a due anni di carcere in Germania per il suo ruolo nell’uccisione di oltre 10mila prigionieri in un campo di sterminio durante la Seconda guerra mondiale. Furchner è una delle poche donne a essere state processate per crimini legati al nazismo. La sua condanna è importante per il suo valore simbolico: Furchner infatti ha 97 anni e la sentenza è stata sospesa.
Tra il 1943 e il 1945 lavorò come segretaria nel campo di concentramento di Stutthof, a una trentina di chilometri da Danzica, nel nord della Polonia. Anche se il suo era un lavoro amministrativo, il giudice che ha valutato il suo caso ha stabilito che era consapevole e complice di quello che succedeva nel campo di concentramento: si stima che a Sutthof siano morte circa 65mila persone, tra cui prigionieri ebrei e soldati sovietici, migliaia dei quali uccisi in camere a gas.
Il processo era cominciato nel settembre del 2021. Inizialmente Furchner era scappata dalla casa di riposo in cui viveva, ma poi era stata trovata e arrestata dalla polizia ad Amburgo. Come lei, negli ultimi anni sono stati condannati anche altri impiegati e guardie delle SS ritenuti complici nell’omicidio di migliaia di prigionieri. Il caso più recente è stato quello di Josef Schütz, un’ex guardia nazista, che lo scorso giugno era stato ritenuto colpevole di complicità nell’omicidio di più di 3.500 prigionieri nel campo di concentramento di Sachsenhausen, uno dei più grandi della Germania. A 101 anni, Schütz è la persona più anziana a essere stata condannata per crimini legati al nazismo, a cinque anni di carcere: per via della sua età e delle sue condizioni di salute però è improbabile che andrà in carcere.
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