Il governo argentino dice che la Nazionale di calcio è un esempio per tutta la popolazione
Su come si possano «superare le difficoltà senza mai arrendersi», ha scritto in un discusso decreto per annunciare un giorno di festa nazionale
Il governo dell’Argentina ha annunciato per oggi, martedì 20 dicembre, un giorno di festa in tutto il paese per celebrare la vittoria dei Mondiali da parte della Nazionale di calcio maschile. Lo ha fatto con un decreto piuttosto insolito, firmato dal presidente Alberto Fernández e dai ministri del suo governo, che ha ricevuto diverse critiche per l’assenza di argomenti concreti tra quelli con cui ha motivato il giorno di festa nazionale, e la presenza invece di elementi più emotivi e retorici, distanti dalle abitudini di comunicazioni ufficiali e giuridiche di questo genere.
Il decreto inizia con un abituale «visto e considerato» e poi mette in fila un po’ di motivazioni, tra cui: «Che la Nazionale argentina, guidata dal suo capitano Lionel Andrés MESSI e condotta dal suo allenatore Lionel Sebastián SCALONI, dopo un arduo cammino, ha difeso i colori blu e bianco della nostra bandiera…». È invece concreta la ragione per cui è stato scelto il 20 dicembre, che è il giorno in cui la Nazionale è tornata nel paese e ha programmato grandi festeggiamenti nella capitale Buenos Aires.
Uno dei passaggi più emotivi del testo del decreto invita sostanzialmente la popolazione argentina a prendere esempio dai valori espressi dalla Nazionale di calcio:
[Visto e considerato che] la vittoria dei Mondiali 2022 è una meritata ricompensa per tutti i membri della Nazionale argentina e del suo staff tecnico per il loro spirito combattivo, lo sforzo, l’unità, la perseveranza, il lavoro di squadra e l’impegno, che hanno avuto il coraggio necessario per superare le difficoltà senza mai arrendersi, e sono diventati un esempio indiscutibile per tutto il popolo argentino, dimostrando che con ideali solidi, sempre insieme e uniti, si possono raggiungere gli obiettivi prefissati.
L’Argentina sta attraversando l’ennesima crisi economica e sociale della sua storia, e nelle ultime settimane i risultati della Nazionale di calcio avevano contribuito a distogliere l’attenzione della popolazione dai gravi problemi del paese. Anche i politici al governo avevano in qualche modo cercato di sfruttare questa situazione per togliere un po’ di pressione dal proprio operato (la ministra del Lavoro per esempio aveva detto che era più importante vincere i Mondiali che contrastare l’inflazione, poi si era scusata).
La decisione di proclamare un giorno di festa nazionale e il decreto con cui il governo lo ha fatto sembrano andare in questa direzione: ci sono state però molte polemiche, e diverse grandi province del paese hanno deciso da subito che avrebbero disobbedito alle indicazioni del governo di concedere un giorno di ferie a tutti i lavoratori. Anche l’ex presidente argentino Mauricio Macri ha criticato la scelta definendola «infelice», e durante un’intervista televisiva si è chiesto perché il governo obblighi le persone a non lavorare, dal momento che ne avrebbero bisogno (c’è da tenere a mente che Macri è politicamente avversario dell’attuale governo in carica).
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