Lo youtuber più seguito al mondo
Con i suoi video di sfide bizzarre e di esibita beneficenza, MrBeast ha creato un impero commerciale che secondo alcune stime supera il miliardo di dollari
Jimmy Donaldson cominciò a pubblicare video su YouTube nel 2012, a quattordici anni, ma poco dopo un suo compagno di classe scoprì il suo canale YouTube e cominciò a prenderlo in giro. Donaldson, nato in Kansas nel 1998, cancellò tutti i video. Presto, però, ricominciò a caricare su “MrBeast”, che ancora oggi è il suo profilo ed è il canale YouTube con più iscritti al mondo tra quelli gestiti da una singola persona (è invece quarto nella classifica generale).
Ad oggi MrBeast ha 118 milioni di iscritti. Il suo ultimo video si intitola “Hydraulic Press Vs Lamborghini”, è stato visto 38 milioni di volte in circa due giorni e include una serie di trovate bislacche e spettacolari, tra le quali un’automobile Lamborghini schiacciata sotto una pressa idraulica e una macchina fatta volare sopra una fila di scuolabus.
Questo genere di trovate pirotecniche sono uno dei tratti distintivi dei video di Mr. Beast, assieme all’insistenza sulla filantropia – specie su temi ambientali – e, in generale, al frequente ricorso alle donazioni di grandi somme di denaro a sconosciuti o a chiunque prenda parte ai video, per intrattenere gli spettatori.
Nel dicembre del 2021, a pochi mesi dal grande successo della serie Netflix Squid Game, Donaldson aveva per esempio pubblicato un video di venticinque minuti in cui ricreava alcune delle sfide tratte dalla serie: in palio c’erano 456mila dollari. La costruzione dell’enorme set necessario alle riprese, che durarono diversi giorni, costò «circa due milioni di dollari più uno e mezzo per i vari premi», come ha spiegato Donaldson su Twitter. L’intera serie Netflix, composta da nove episodi, costò circa 21 milioni di dollari. Video come quello ispirato a Squid Game sono resi possibili anche da un notevole investimento fatto nella produzione di ciascun contenuto, a partire da un nuovo studio di 15mila metri quadri costato circa 14 milioni di dollari.
La prima volta che Donaldson regalò migliaia di dollari a uno sconosciuto fu in occasione di un video pubblicato su YouTube il 16 giugno 2017. All’epoca aveva da poco raggiunto un numero sufficiente di iscritti e visualizzazioni per ottenere il primo accordo di sponsorizzazione con Quidd, un’applicazione per collezionare figurine legate a serie televisive. Decise quindi di chiedere all’azienda diecimila dollari per il video, soldi che avrebbe poi donato al primo senzatetto incontrato per strada, riprendendo il tutto. Ci teneva in particolare che fossero diecimila dollari perché una cifra tonda avrebbe funzionato meglio nel titolo del video. Dopo lunghe trattative ottenne i soldi e realizzò il video, che ebbe sin da subito grande successo.
Da allora regali di questo tipo si sono fatti sempre più eccessivi: in uno dei suoi ultimi video ha riunito amici e collaboratori che ha sfidato a rimanere il più tempo possibile con una mano appoggiata su un jet privato, promettendo il jet come premio per chi avesse resistito più a lungo (qualche mese prima aveva fatto lo stesso con una Lamborghini). Qualche mese prima aveva regalato un’isola deserta al milionesimo abbonato di MrBeast. In un altro caso, i partecipanti al video dovevano mettere più oggetti possibili all’interno di un perimetro triangolare: qualunque cosa fossero riusciti a farci stare, l’avrebbero ricevuta in regalo.
Il successo di MrBeast ha portato altri creatori di contenuti a replicare il suo metodo. Nel dicembre del 2021 il rapper Fedez e lo streamer Panetty distribuirono mille euro a cinque persone in difficoltà scelte dal loro pubblico di Twitch, la piattaforma per il live streaming. Il gesto suscitò molte critiche, specie per via del mezzo usato dai due per muoversi per Milano, la Lamborghini di proprietà del cantante. Sulla scia di Donaldson, altri youtuber hanno fatto la stessa cosa, tra cui Jimmy Darts, che in un recente e controverso video ha donato ventimila dollari a un senzatetto.
Il rapporto tra creator spesso molto ricchi e persone indigenti è uno degli elementi più problematici del successo di MrBeast e di un certo tipo di contenuto di successo su YouTube. L’accusa più diffusa è che atti di beneficenza come questi vengano fatti con il solo fine di filmare e pubblicare il tutto, e siano esagerati in termini economici per rendere il contenuto più attraente. È quello che Sophia Lehrbaum del quotidiano Michigan Daily ha definito «il complesso della beneficenza su YouTube», notando come il fenomeno «prospera nel dare a persone senzatetto cose che non possono rifiutare (…) a condizione che anche lo youtuber tragga profitto personalmente dall’interazione, sia socialmente che monetariamente».
Nel corso degli ultimi due anni MrBeast è stato anche al centro di una serie di accuse a partire da un articolo del New York Times in cui alcuni suoi dipendenti e collaboratori denunciavano «un ambiente di lavoro ostile», raccontando di «richieste esagerate» e atteggiamenti troppo severi nei confronti del suo team. Testimonianze che sembrano in linea con il racconto che Donaldson fa di se stesso, soprattutto per quanto riguarda l’equilibrio tra vita personale e lavoro, che nel suo caso risulta inesistente: lo scorso ottobre aveva detto di «non avere bisogno di soldi» perché la sua unica occupazione è fare video, motivo per cui può stare fino a venti giorni nel suo studio senza uscire.
Il network Mr Beast
Come ha raccontato nel seguitissimo podcast The Joe Rogan Experience, Donaldson ha sempre reinvestito nel canale tutto quello che guadagnava, dai quattordici anni in poi. Il lato economico dei suoi video si basa su due elementi: i ricavi pubblicitari da YouTube e le sponsorizzazioni, con le quali Donaldson cerca di coprire la maggior parte dei costi di realizzazione dei suoi video. Nel caso del video di Squid Game, ad esempio, lo sponsor Brawl Stars (un videogioco) lo finanziò con 3,5 milioni di dollari, aumentando di più di quattro volte il numero dei propri download nelle settimane successive all’uscita del video.
Oggi il brand MrBeast si compone di diversi canali YouTube specializzati in videogiochi e reazioni ai contenuti altrui, di una catena virtuale di hamburgherie gestite da “cucine fantasma” in tutti gli Stati Uniti, e una serie di snack e barrette di cioccolato chiamata Feastables. In una recente puntata del podcast del comico statunitense Andrew Schulz, Donaldson ha confessato di avere rifiutato un’offerta da un miliardo di dollari per l’acquisto di MrBeast, mentre secondo il sito di news Axios alcuni fondi di investimento potrebbero investire in futuro nella società, valutandola circa un miliardo e mezzo di dollari.
Prima di arrivare al successo odierno, MrBeast si era fatto notare con progetti meno costosi ma piuttosto bizzarri. Nel 2017 si riprese mentre ripeteva il nome del noto youtuber Logan Paul per centomila volte, attirando inevitabilmente le attenzioni – e i complimenti – di Paul stesso. Nello stesso periodo, aveva contato da uno a duecentomila in un video della durata di 24 ore (la durata massima per un video previsto dalla piattaforma).
Il successo del canale MrBeast però non è solo legato a queste trovate o alle donazioni casuali. Da quando ha dodici anni Donaldson è ossessionato da YouTube, dai suoi creator e dal pubblico, da quello che rende un video virale e quali aggiunte o modifiche possono contribuire al suo successo. Per anni, mentre caricava video quasi quotidianamente, studiava l’evoluzione dell’algoritmo del sito e dei contenuti che sembrava prediligere. Grazie a questa esperienza ormai decennale, oggi ogni suo video presenta una notevole cura nei dettagli, a partire dalla thumbnail (l’immagine d’anteprima), che viene confezionata appositamente da un team specializzato, soprattutto da un designer che si firma come @venturepsd e collabora con altri canali di successo.
6 Youtube Thumbnails I recently made…
and how they ended up performing📈
See all Before and After images below⬇️ pic.twitter.com/D1ctsPpXdw
— Venture ✨ (@venturepsd) June 29, 2022
Tra gli elementi caratteristici di una thumbnail di MrBeast c’è, come sfondo, una scena particolarmente spettacolare (ad esempio, una Lamborghini sotto una pressa idraulica) accompagnata da un primo piano di Donaldson, quasi sempre a bocca aperta. Anche il titolo è curato, scritto in prima persona, con poche parole e una preferenza per i grandi numeri (che indicano di solito i premi in palio o i molti partecipanti a una sfida).
Una volta cliccato sull’immagine, lo spettatore si ritrova subito davanti a MrBeast: non ci sono introduzioni in studio o in camera, si è subito in mezzo a qualunque stralunata situazione sia al centro del contenuto. Donaldson, spesso urlando, presenta il contenuto video, che è costruito con un montaggio serrato e accompagnato da molti sottotitoli a sottolineare o commentare ironicamente alcuni momenti.
Per aumentare il proprio pubblico e non limitarsi al mercato anglofono, Donaldson ha creato “MrBeast en Español”, un canale in cui doppia i propri video in spagnolo, e addirittura ne ha aperti in portoghese, francese e russo, con l’aiuto di famosi doppiatori locali. Tutti hanno diversi milioni di iscritti.
Raramente gli investitori finanziari tradizionali si dimostrano interessati ai canali YouTube, ma a fare la differenza nel caso di MrBeast è proprio la diversificazione che caratterizza il brand. MrBeast Burger, inaugurato nell’agosto del 2020, è uno degli esempi principali di questa strategia, che ha portato alla creazione di un hamburger ordinabile tramite le applicazioni per la consegna di cibo d’asporto. È stato un successo istantaneo, e nella sua seconda fase il progetto ha previsto anche l’apertura del primo punto vendita in un grande centro commerciale nel New Jersey.
All’inaugurazione hanno partecipato circa diecimila persone, perlopiù giovanissime, accorse da tutti gli Stati Uniti, in quello che Donaldson ha definito un record mondiale di hamburger venduti in un singolo giorno. Per pubblicizzare l’evento, pochi giorni prima, aveva pubblicato un video in cui organizzava una partita di nascondino con cento dei suoi iscritti nell’enorme centro commerciale in cui avrebbe poi inaugurato il ristorante.
E poi c’è la linea Feastables, una serie di snack che vengono venduti online e nei negozi di Walmart, la più grande catena di supermercati del mondo, un esempio di come i grandi creator digitali stiano utilizzando il settore dell’alimentazione e delle bevande per monetizzare la propria fama (il già citato Logan Paul ha fondato insieme al britannico KSI una bevanda di grande successo chiamata Prime).
Lo stesso Donaldson quando racconta il suo rapporto con YouTube e con la fama parla spesso di “ossessione”. È un elemento che emerge tra le altre cose da uno dei video che più contribuì alla costruzione della sua fama. Si intitola «Dear Future Me (Scheduled Uploaded 6 Months Ago)» e fu girato nell’ottobre del 2015. Nel video Donaldson parla con il se stesso nel futuro, augurandogli successo e di aver raggiunto il milione di abbonati. Come suggerisce il titolo, il video fu programmato per uscire sei mesi dopo, il 4 aprile 2016.
Quando lo registrò aveva poco più di ottomila iscritti, e al momento dell’uscita era arrivato a circa ventimila. Anche grazie a quel video, in poche settimane cominciarono a crescere. Poco meno di un anno dopo, MrBeast aveva effettivamente raggiunto il primo milione di iscritti e da lì non ha più smesso di crescere, seguendo quello che sembra essere un sofisticato piano di espansione mondiale.