Cosa abbiamo fatto nello Spazio quest’anno
Un nuovo telescopio ci ha permesso di osservare galassie lontanissime, un enorme razzo di raggiungere la Luna e una sonda si è sacrificata per noi deviando un asteroide
Quest’anno sono successe molte cose in orbita e intorno ad altri corpi celesti, tra missioni lunari, osservazioni di galassie lontanissime e nuovi modi creativi per rendere meno costosi i lanci spaziali. In termini di notizie sullo Spazio, buona parte del 2022 è stata monopolizzata da Artemis 1, l’attesa missione di debutto del nuovo programma lunare della NASA e delle altre agenzie spaziali che collaborano al progetto. Tra lunghe fasi di preparazione, prove e rinvii, la missione è partita a metà novembre, invece che a fine agosto come era stato inizialmente previsto. Ritardi a parte, il grande razzo (Space Launch System) per portare in orbita il veicolo spaziale (Orion), dove un giorno viaggeranno gli astronauti, ha funzionato come atteso, segnando un primo importante progresso per tornare a esplorare la Luna con esseri umani.
Il 2022 è stato anche l’anno del James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale più grande e potente mai costruito, che dall’estate ha iniziato a osservare stelle e galassie con un elevato livello di definizione. In pochi mesi ha permesso di scoprire quella che è probabilmente la galassia più distante mai osservata, che potrebbe offrire importanti elementi per comprendere le prime fasi di esistenza dell’Universo. Nel nostro vicinato cosmico, il telescopio ha inoltre osservato Giove e Nettuno.
Sempre quest’anno, grazie a una collaborazione internazionale abbiamo scoperto com’è fatto il buco nero che si trova al centro della nostra galassia, la Via Lattea, mentre il rover della NASA Perseverance ci ha permesso di assistere a una particolare eclissi marziana. Abbiamo sperimentato con successo il modo di deviare un asteroide, una tecnica che in futuro potrebbe essere utilizzata se qualche ingombrante corpo celeste finisse in rotta di collisione con la Terra (un’eventualità molto remota, ma meglio non farsi trovare impreparati).
Le esplorazioni con astronauti hanno riguardato anche l’Italia, con l’astronauta Samantha Cristoforetti che è tornata per una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale. La Cina, intanto, ha reso permanente la presenza di propri astronauti sulla Tiangong, la stazione orbitale che ha costruito negli ultimi anni intorno alla Terra.