Centinaia di migranti si sono ammassati al confine tra Messico e Stati Uniti in attesa che scada il divieto di entrare in territorio americano per via della pandemia

(AP Photo/Christian Chavez)
(AP Photo/Christian Chavez)

Nelle ultime ore centinaia di migranti si sono ammassati nelle città di confine tra Messico e Stati Uniti in attesa che scada un controverso divieto di ingresso per i richiedenti asilo che era stato introdotto nel 2020 dall’amministrazione dell’ex presidente americano Donald Trump per i rischi connessi alla diffusione del coronavirus.

L’amministrazione Trump aveva ridotto tantissimo l’arrivo dei migranti approfittando della pandemia e utilizzando il Titolo 42, un ordine emesso dall’allora segretario per la Sicurezza interna che vietava tutti i viaggi «non essenziali» per limitare i rischi di contagio. Grazie al Titolo 42, la polizia di frontiera aveva avuto la copertura legale necessaria per fare espulsioni sommarie di centinaia di migliaia di persone.

A novembre un tribunale distrettuale di Washington D.C. aveva ordinato la fine di quella misura, ritenendola non necessaria per contenere la diffusione del coronavirus. Il tribunale aveva fissato per il 21 dicembre la data in cui la misura sarebbe scaduta. Nelle scorse settimane quindi molti migranti provenienti da diversi paesi dell’America Centrale e del Sud America si sono messi in viaggio verso il confine tra Messico e Stati Uniti per poter richiedere asilo dopo quella data.