Una decisione che potrebbe cambiare quello che vediamo dagli stadi di Serie A
L'ha presa l'AGCOM, secondo cui certe immagini devono essere rese disponibili perché rientrano nel diritto di cronaca
Il 14 dicembre l’AGCOM, l’Autorità garante delle comunicazioni, ha stabilito che le immagini di quello che succede sugli spalti prima, durante o dopo le partite di calcio di Serie A potranno essere mostrate anche da siti, televisioni e giornali, se rilevanti per fini di cronaca. L’AGCOM ha scritto che la Lega Serie A – l’associazione delle venti squadre del campionato che gestisce le riprese delle partite – ha l’obbligo di «garantire l’esercizio del diritto di cronaca fornendo le immagini anche degli spalti».
La decisione fa parte delle nuove “linee guida” per la vendita dei diritti televisivi per il triennio 2024-2027 e dovrebbe quindi entrare in vigore dalla stagione 2024/25. Giacomo Lasorella, che da due anni è presidente dell’AGCOM, ha detto però di confidare nel fatto che, seppur non ancora obbligata a farlo, la Lega Serie A scelga di fornire le immagini già da questo gennaio, alla ripresa del campionato.
Intervistato da Repubblica, Lasorella ha detto che la Lega Serie A «dovrà fornire le immagini di eventi rilevanti sul piano della cronaca a qualsiasi testata giornalistica ne faccia richiesta» e ha aggiunto che quelle immagini dovranno essere «nitide, complete ed esaurienti». Sempre Lasorella ha spiegato che la decisione è anche una conseguenza dei fatti accaduti a fine ottobre allo stadio Meazza di Milano durante Inter-Sampdoria, quando i capi del tifo organizzato interista avevano obbligato migliaia di spettatori a lasciare i loro posti nel secondo anello verde dopo la notizia della morte di Vittorio Boiocchi, uno dei capi ultrà della curva dell’Inter.
Quanto successo al Meazza durante Inter-Sampdoria è stato un fatto avvenuto all’interno di uno stadio mentre si giocava una partita di calcio, una partita le cui immagini erano vincolate da appositi diritti ceduti in esclusiva. Era però anche un fatto extracalcistico, una notizia a prescindere dal calcio. Quel giorno, però, ha detto Lasorella, «non tutte le testate poterono documentare i fatti del Meazza come l’evento avrebbe meritato e come chiedevano a gran voce».
– Leggi anche: Quando ci ricordiamo che esistono le curve
Dopo la decisione dell’AGCOM, se qualcosa di simile dovesse succedere sugli spalti durante una partita di Serie A, siti, giornali e telegiornali potrebbero mostrarne le immagini riprese dalle telecamere nello stadio e non solo, come succede spesso, da riprese personali o amatoriali. Il diritto di cronaca — i cui limiti non sono sempre e del tutto chiari — permetterebbe per esempio di mostrare striscioni, gesti o atteggiamenti di chi sta nello stadio che non c’entrano col calcio.
Lasorella ha aggiunto che la Lega Serie A «ha avuto un atteggiamento molto collaborativo» ma che l’AGCOM è comunque «pronta a intervenire» nel caso di dispute o incomprensioni tra Lega e siti, giornali o televisioni.
Nella sua delibera sulle linee guida per il triennio 2024-2027 l’AGCOM ha previsto anche l’introduzione di regole più chiare sul «ristoro del danno» che chi detiene i diritti delle partite dovrà garantire nel caso in cui non dovesse riuscire a offrire agli abbonati un servizio adeguato.