Le novità sul caso Qatar-Parlamento Europeo
Ci sono state nuove perquisizioni ed è stato tolto l'incarico di vicepresidente a Eva Kaili, tra i politici coinvolti
Lunedì sera la polizia belga ha fatto nuove perquisizioni all’interno della sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, in Belgio, nell’ambito dell’indagine sul sospetto caso di corruzione di alcuni parlamentari europei e loro assistenti da parte del Qatar. Nel frattempo il Parlamento Europeo ha rimosso l’europarlamentare greca Eva Kaili dal suo incarico di vicepresidente per «colpa grave», sulla base dell’articolo 21 del regolamento parlamentare.
Le perquisizioni di lunedì sera seguono quelle già condotte nei giorni scorsi, che avevano portato tra le altre cose all’arresto di quattro persone, fra cui Kaili e l’ex parlamentare europeo italiano Antonio Panzeri. Tutte e quattro le persone arrestate si trovano ancora in carcere: la prima udienza per la convalida del loro arresto è stata fissata a mercoledì. Al momento non è chiaro cosa stesse cercando esattamente la polizia: i giornali belgi scrivono che sarebbero stati sequestrati diversi computer e documenti, ma non ci sono conferme ufficiali al riguardo.
Sempre lunedì i giornali belgi Le Soir e Knack, i primi ad aver rivelato l’esistenza dell’indagine, hanno pubblicato una foto del denaro sequestrato a Kaili e a Panzeri nel corso delle perquisizioni svolte nelle loro abitazioni negli ultimi giorni. Sono in tutto quasi un milione e mezzo di euro, in banconote di diverso taglio. 150mila euro sono stati trovati a casa di Kaili, altri 600mila in una valigia che il padre di Kaili aveva con sé mentre stava lasciando un hotel di Bruxelles prima di essere fermato dalla polizia, e altri 600mila euro nella casa di Panzeri a Bruxelles.
Scandale de corruption européen: voici l’argent saisi chez Panzeri et Kaili https://t.co/Z0BMa6qdxx pic.twitter.com/PahL6uSSgT
— Le Soir (@lesoir) December 13, 2022
La perquisizione di lunedì è stata condotta poco dopo che nell’altra sede del Parlamento Europeo – a Strasburgo, in Francia – la presidente del Parlamento Roberta Metsola aveva commentato con un discorso durissimo lo scandalo. Metsola ha detto, tra le altre cose, che il Parlamento Europeo «è sotto attacco» e che «non ci sarà impunità» nei confronti di eventuali responsabili per i casi di sospetta corruzione, e aveva annunciato un’indagine interna per esaminare tutti i fatti e «valutare come i nostri sistemi possano diventare ancora più impermeabili».
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Gli ultimi sviluppi di questa storia sono soprattutto parlamentari: ieri il gruppo parlamentari dei Socialisti e Democratici, a cui appartengono finora quasi tutte le persone citate nell’indagine, ha fatto pressioni affinché si sospendessero dalle proprie cariche e ruoli tutti i parlamentari coinvolti, anche quelli che hanno solo dei legami lavorativi con gli assistenti i cui uffici sono stati perquisiti. È il caso per esempio di Pietro Bartolo, ex medico di Lampedusa, che si è autosospeso da relatore di opposizione sulla questione della liberalizzazione dei visti per i cittadini del Qatar.