Sono state tutte condannate le otto persone accusate di aver collaborato all’attentato del 14 luglio 2016 a Nizza
Martedì un tribunale di Parigi ha giudicato colpevoli tutte le otto persone che erano a processo con l’accusa di aver collaborato all’attentato del 14 luglio del 2016 a Nizza, in Francia, quando un uomo a bordo di un camion investì centinaia di persone, uccidendone 86 e ferendone più di 400. L’attacco era avvenuto sulla Promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare della città, dove si erano radunati in moltissimi per assistere a uno spettacolo di fuochi d’artificio, durante le annuali celebrazioni dell’anniversario della presa della Bastiglia. Pochi giorni dopo, l’attentato fu rivendicato dallo Stato Islamico (ISIS).
L’attentatore, un uomo franco-tunisino che all’epoca aveva 31 anni, si chiamava Mohamed Lahouaiej-Bouhlel ed era stato ucciso dalla polizia la sera dell’attacco. Nel processo sono state invece incriminate le persone accusate di averlo aiutato: due uomini, Chokri Chafroud e Mohamed Ghraieb, sono stati condannati a 18 anni di carcere per aver fatto parte di un’associazione criminale terroristica; un altro, Ramzi Arefa, è stato condannato a 12 anni per averlo aiutato a procurarsi un’arma. Altre cinque persone, quattro uomini e una donna – che erano a processo per traffico di armi e cospirazione criminale ma non per terrorismo – sono state condannate a pene dai 2 agli 8 anni.