A Barbados sono state dichiarate incostituzionali le leggi che criminalizzavano il sesso omosessuale
Lunedì l’Alta Corte di Barbados ha dichiarato incostituzionali le leggi che criminalizzavano il sesso omosessuale nel paese, in una causa presentata da due sostenitori dei diritti della comunità LGBT+, che erano sostenuti da alcune organizzazioni locali. Una delle leggi in questione prevedeva una condanna fino all’ergastolo per persone riconosciute responsabili di aver avuto un rapporto sessuale omosessuale. Il governo potrebbe fare ricorso in appello contro la sentenza, ma la prima ministra Mia Mottley è considerata a favore dei diritti della comunità LGBT+ e aveva già criticato e chiesto l’abolizione di queste leggi in passato.
Barbados è uno stato insulare nei Caraibi orientali di quasi 300mila abitanti. Dallo scorso anno è diventata una repubblica, dopo la definitiva rimozione della regina Elisabetta II dal ruolo di capo di stato e 396 anni di regno della monarchia britannica. Quest’anno è il terzo stato caraibico a dichiarare incostituzionali leggi contro le persone omosessuali: prima lo avevano già fatto Antigua e Barbuda e Saint Kitts e Nevis.