In Kansas c’è stata una grossa perdita di petrolio
È stata provocata da un guasto nell'oleodotto Keystone, ma non se ne conoscono ancora le cause
Mercoledì sera un tratto dell’oleodotto Keystone, che attraversa parte degli Stati Uniti e del Canada, si è guastato per ragioni al momento sconosciute causando una grossa perdita di petrolio. È successo nel nord-est del Kansas, vicino alla località Washington. Secondo l’azienda che gestisce l’oleodotto, la canadese TC Energy, sono stati dispersi circa 14mila barili di petrolio provenienti dal Canada, una quantità pari a 2,2 milioni di litri. Per farsi un’idea: ogni giorno il Keystone trasporta 622mila barili di petrolio. I giornali americani parlano di questa perdita come la più grande negli Stati Uniti in quasi un decennio.
Investigators, cleanup crews begin scouring oil pipeline spill in Kansas https://t.co/hiPh41Y81Z pic.twitter.com/IEgicQJLEJ
— Reuters (@Reuters) December 10, 2022
Attualmente l’attività dell’oleodotto è sospesa. Una squadra di investigatori federali sta cercando di capire cosa abbia causato la perdita insieme alla TC Energy e circa un centinaio di esperti di disastri ambientali dell’azienda sta lavorando per ripulire l’area della perdita, e confinarla. Il petrolio ha contaminato un piccolo corso d’acqua, senza però mettere a rischio le forniture d’acqua della zona o rendere necessarie evacuazioni della popolazione. Chi sta intervenendo per gestire l’emergenza ha installato un sistema per evitare un’ulteriore dispersione del petrolio in acqua.
La TC Energy sta cercando di riattivare almeno parte dell’oleodotto Keystone, secondo fonti di Bloomberg, per rifornire di petrolio l’Illinois. Secondo l’agenzia statunitense che regola gli oleodotti, l’azienda ha chiuso il Keystone sette minuti dopo l’allarme dovuto alla perdita.
Dall’apertura dell’oleodotto Keystone nel 2010 questa è la terza grave perdita di petrolio avvenuta nell’impianto. Una perdita precedente aveva causato una chiusura per circa due settimane.