Il governo sta permettendo ai migranti in arrivo dal Mediterraneo di sbarcare
Il nuovo atteggiamento è legato al tentativo di facilitare il dialogo con gli altri paesi europei sui nuovi meccanismi di accoglienza
Le 248 persone migranti soccorse nei giorni scorsi dalla nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere sbarcheranno nel porto di Salerno entro domani sera, le 261 sulla Humanity 1 della ong tedesca SOS Humanity lo faranno nel porto di Bari, mentre le 33 persone che erano a bordo della più piccola Louise Michel, la nave per il soccorso dei migranti finanziata dall’artista britannico Banksy, sono state fatte sbarcare la sera dell’8 dicembre a Lampedusa per il peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Il governo italiano sembra dunque aver cambiato strategia rispetto alla gestione dell’arrivo di migranti attraverso il mar Mediterraneo, perlomeno per il momento. Apparentemente l’obiettivo di questo nuovo atteggiamento è favorire il dialogo con gli altri paesi europei intorno al nuovo “Piano d’azione per il Mediterraneo centrale” presentato dalla Commissione Europea a fine novembre, dopo la crisi diplomatica con la Francia a proposito dell’attracco della nave Ocean Viking carica di persone soccorse in mare.
Il documento è piuttosto vago ma tra le altre cose contiene un’apertura alle richieste italiane nella forma di una menzione della possibilità di coinvolgere gli “stati di bandiera” nelle discussioni sulla gestione delle navi delle ong, nonché un rafforzamento della “dichiarazione di solidarietà” che prevedeva un meccanismo volontario e non vincolante di sostegno ai paesi più esposti ai flussi migratori. Ora però deve essere sottoposto ai processi legislativi europei per entrare in vigore.
Nella stessa giornata in cui l’Italia ha assegnato alla Geo Barents e alla Humanity 1 i porti in cui attraccare, la Germania ha annunciato di aver accolto 164 migranti che si trovavano in Italia attraverso il meccanismo della “dichiarazione di solidarietà”. Sempre il 9 dicembre circa 150 persone migranti sono sbarcate in Calabria, a Roccella Ionica: sono state soccorse da un’unità navale della Guardia di Finanza e da una motovedetta della Guardia costiera.
Delle 509 persone che attualmente si trovano sulla Geo Barents e sulla Humanity 1 circa 150 sono minorenni; uno è nato il 7 dicembre sulla nave di Medici Senza Frontiere.
Intanto però secondo Repubblica sul confine nord-orientale italiano sarebbero ricominciati i respingimenti dei migranti che raggiungono l’Italia attraverso la cosiddetta rotta balcanica, quelli a cui il ministero dell’Interno si riferisce parlando di «riammissioni informali»: in sostanza, le persone intercettate dalle autorità italiane vicino al confine con la Slovenia sono consegnate alla polizia dell’altro paese. Nel gennaio del 2021 il tribunale di Roma aveva stabilito che tale pratica fosse illegale perché impediva l’esercizio del diritto alla protezione internazionale e per questo i respingimenti erano stati sospesi. Ma una direttiva del 28 novembre del ministero dell’Interno li ha fatti riprendere.
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