L’editore di Hong Kong Jimmy Lai è stato condannato a 5 anni di carcere per frode
Sabato Jimmy Lai, l’editore e attivista pro democrazia di Hong Kong, è stato condannato a 5 anni e 9 mesi di carcere dopo che a ottobre era stato dichiarato colpevole di frode per una violazione contrattuale relativa a un affitto risalente agli anni Novanta.
Lai ha 75 anni ed è il fondatore del tabloid Apple Daily, che era il giornale più letto di Hong Kong fino a quando non fu chiuso dalle autorità circa un anno e mezzo fa. Era rimasto l’ultimo quotidiano di Hong Kong con una posizione apertamente critica nei confronti del governo della città e del regime cinese ed era stato costretto a chiudere attraverso una serie di atti di repressione che portarono all’arresto di Lai, del direttore responsabile e di parte della dirigenza, oltre che al blocco di tutti i fondi economici a disposizione del giornale.
Lai ha da poco finito di scontare una pena di 20 mesi di carcere per varie condanne dovute alla sua partecipazione a proteste per la democrazia non autorizzate. Inoltre rischia di essere condannato all’ergastolo per l’accusa di aver violato la controversa legge sulla “sicurezza nazionale” di Hong Kong, quella del 2020 che ha dato alla Cina un maggior controllo sulla città.
Oltre che alla pena detentiva, Lai è stato condannato a pagare una multa dell’equivalente di 244mila euro e non potrà essere a capo di aziende per otto anni. Prima della condanna gli avvocati di Lai avevano detto più volte che il processo sarebbe dovuto avvenire in un tribunale civile per la richiesta di eventuali danni e non in uno penale per frode, come invece è stato.