Cristina Fernández de Kirchner è stata condannata per corruzione
A sei anni di carcere e all'interdizione dai pubblici uffici: la vicepresidente dell'Argentina non andrà in carcere e potrà ricorrere in appello
Un tribunale federale di Buenos Aires ha condannato la vicepresidente dell’Argentina Cristina Fernández de Kirchner a sei anni di carcere per corruzione e per amministrazione fraudolenta nel processo conosciuto come “Vialidad”, che la vedeva imputata con l’accusa di attività illecite nella concessione di lavori pubblici. Il tribunale ha inoltre deciso per lei l’interdizione a vita dagli incarichi pubblici, ma l’ha assolta per il reato di associazione a delinquere: per questo motivo i giudici hanno stabilito una condanna inferiore rispetto a quella richiesta dai pubblici ministeri. La vicepresidente non andrà comunque in carcere per l’immunità che le è garantita dal ruolo che ricopre, e avrà la possibilità di appellarsi alla Corte suprema.
Secondo le accuse, Kirchner era a capo di un’associazione che avrebbe incassato milioni di dollari in cambio dell’affidamento di una serie di appalti nella provincia di Santa Cruz, in Patagonia. Le accuse riguardavano gli anni che vanno dal 2005 al 2015, periodo in cui erano presidenti prima Néstor Kirchner, il marito di Cristina Fernández, e poi lei, per due mandati consecutivi.
Nel processo erano coinvolte altre dodici persone, ex funzionari governativi e uomini di affari: quattro di loro sono stati assolti e otto hanno ricevuto condanne che vanno da un minimo di tre anni e sei mesi a un massimo di sei anni. L’imprenditore accusato di essere il principale beneficiario dei contratti al centro del processo è Lázaro Báez, titolare di un’impresa edile, considerato molto vicino alla vicepresidente e già condannato per riciclaggio a dodici anni: oggi è stato condannato a sei anni.
Cristina Fernández de Kirchner ha sempre negato di aver commesso dei reati parlando di un’inchiesta «spudorata» portata avanti per colpirla politicamente. Subito dopo la lettura della sentenza, la vicepresidente ha parlato di «mafia giudiziaria»: ha detto che «la sentenza era già scritta» e che fin dall’inizio l’idea era di condannarla. E ha aggiunto che alle elezioni del 2023, legislative e presidenziali, non si candiderà: «Il mio nome non sarà su nessuna scheda elettorale».
Il processo “Vialidad” ha causato diverse manifestazioni nel paese, sia a sostegno che contro la vicepresidente. Giovedì 1 settembre, mentre davanti alla casa di Kirchner a Buenos Aires c’erano decine di suoi sostenitori che la aspettavano dopo un’udienza, un uomo aveva cercato di spararle.
In quanto senatrice eletta e vicepresidente, a Kirchner è garantita l’immunità dal carcere: potrà dunque rimanere libera e continuare a ricoprire il suo incarico. Cristina Fernández de Kirchner ha 69 anni ed è vicepresidente del paese dal 2019. In precedenza era stata presidente per due mandati tra il 2007 e il 2015.