Nel Regno Unito i Laburisti vogliono abolire la Camera dei Lord
A differenza di quella dei Comuni non è elettiva, e da tempo si cerca di riformarla: ora c'è un piano per eliminarla del tutto
Lunedì mattina Keir Starmer, il leader del Partito Laburista britannico (il principale partito di opposizione del Regno Unito), ha presentato un importante piano di riforme che tra le altre cose comprende l’abolizione della Camera dei Lord, nel caso in cui il partito vincesse le prossime elezioni (previste per la fine del 2024). Parlando della proposta, e riferendosi alla Camera alta del parlamento britannico, Starmer ha detto:
«Penso che la Camera dei Lord sia indifendibile. Chiunque guardi alla Camera dei Lord non può pensare di mantenerla».
Il piano è contenuto in un rapporto realizzato da una commissione del partito guidata dall’ex primo ministro Gordon Brown: si intitola “A New Britain: Renewing our Democracy and Rebuilding our Economy” e secondo Starmer dovrà essere alla base di tutte le politiche future dei Laburisti. Il piano prevede che la Camera dei Lord venga sostituita con una nuova camera elettiva che rappresenti gli enti territoriali britannici (al momento però non sono stati forniti maggiori dettagli al riguardo).
Non è la prima volta che i Laburisti cercano di riformare il parlamento britannico, togliendo potere alla Camera dei Lord, ma finora non era mai stata formalizzata una proposta per abolirla del tutto.
Il parlamento britannico è formato da due camere, che si riuniscono entrambe nel Palazzo di Westminster, a Londra. La camera bassa è la Camera dei Comuni ed è l’unica elettiva, mentre la Camera dei Lord, cioè la camera alta, è composta in parte da membri ereditari, in parte da membri a vita e dai Lord “spirituali”, vescovi della Chiesa d’Inghilterra.
La principale funzione della Camera dei Lord è verificare e modificare i progetti di legge proposti dalla Camera dei Comuni prima della votazione finale, ma con moltissimi limiti. I Lord possono, ad esempio, fare ostruzionismo ad alcune leggi, ma non oltre un certo tempo.
Il numero dei membri della Camera dei Lord non è fisso: attualmente sono 786, di cui 92 per diritto ereditario (sono quelli che appartengono alle storiche grandi famiglie aristocratiche). Nessuno dei Lord è eletto dai cittadini britannici: sono nominati dalla regina o dal re su nomina del primo ministro. In genere ogni primo ministro propone ex ministri, alleati politici, funzionari di partito o altre persone con cui lui o il suo partito hanno stretto accordi politici. In altre parole, la Camera dei Lord è un posto dove le forze politiche di maggioranza possono sistemare amici e alleati arrivati più o meno al termine della loro carriera politica.
Negli scorsi anni si era più volte discusso di una riforma della Camera dei Lord, considerata da molti – e soprattutto dai Laburisti – un intralcio al processo legislativo del parlamento, oltre che un privilegio ingiusto per chi ne fa parte. L’ultima grande riforma fu introdotta nel 1999 dal governo Laburista di Tony Blair: vennero esclusi dalla camera centinaia di Lord “ereditari” e venne permesso solo a 92 di loro di rimanere. Da allora ci sono stati vari altri tentativi di riformarla e di eliminare completamente le cariche ereditarie, ma nessun progetto finora è andato mai a buon fine.
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