Cosa sappiamo delle esplosioni nelle due basi aeree militari russe
Sono state uccise tre persone e altre sono state ferite: la Russia ha accusato l'Ucraina di esserne responsabile, ma non ci sono certezze
Nelle prime ore di lunedì mattina ci sono state alcune esplosioni in due basi aeree militari russe, lontane dal confine con l’Ucraina e dal fronte di guerra in cui combattono l’esercito russo e quello ucraino: un’esplosione ha ferito due persone nella base aerea Engels-2, nella regione sudoccidentale di Saratov, e un’altra è avvenuta in una base vicina alla città di Ryazan, a meno di 250 chilometri da Mosca. In quest’ultima sono morte almeno tre persone e altre quattro sono state ferite.
Nel pomeriggio il ministero della Difesa russo ha accusato l’Ucraina di essere responsabile delle esplosioni e ha sostenuto di aver abbattuto i droni ucraini che le avrebbero provocate. Sono comunque informazioni da prendere con grande cautela, anche perché al momento non è chiaro cosa sia successo e perché.
Si ritiene che la base Engels-2 ospiti i bombardieri (aerei militari che attaccano obiettivi a terra, con missili o altre armi) a lungo raggio usati dalla Russia per attaccare l’Ucraina. Sono circolati diversi video, ripresi sia da fonti russe che ucraine, di telecamere nella zona delle basi militari che mostrano le esplosioni in lontananza. Le esplosioni sono state poi confermate da diverse autorità russe.
A quanto si sa, l’Ucraina non dispone di armi a lunga gittata per attaccare obiettivi a centinaia di chilometri dal fronte, anche se è noto che alcune siano in fase di sviluppo.
Le autorità ucraine non hanno ancora commentato le possibili cause delle esplosioni. Secondo il Guardian, gli ultimi rapporti di monitoraggio militare dell’esercito ucraino erano a conoscenza del fatto che la Russia stesse consegnando missili alla base Engels-2 e trasferendo aerei militari a Ryazan.
Nel pomeriggio comunque c’è stato un nuovo grosso attacco russo contro la rete energetica ucraina, ordinato dalle autorità del paese per rispondere a quelli che sempre il ministero della Difesa russo ha definito «i tentativi del regime di Kiev di bloccare le operazioni a lungo raggio dell’aviazione russa con un gesto terroristico».
In seguito agli attacchi russi ci sono state interruzioni di corrente in molte aree dell’Ucraina, e sono stati segnalati anche problemi alla rete idrica vicino alla città portuale di Odessa, nel sud del paese. È stata attaccata anche una zona residenziale nei pressi di Zaporizhzhia, dove due persone sono state uccise. L’aeronautica militare ucraina ha detto che i suoi sistemi di difesa aerea hanno intercettato e abbattuto 60 dei circa 70 missili lanciati dalla Russia. La Russia invece ha detto di aver colpito «tutti» i suoi 17 obiettivi designati.