Un regalo di Natale al giorno: -23
Un gioco da tavolo molto intuitivo ma anche divertentissimo, che mette d'accordo tutti
Da qualche anno, quando arriva dicembre, ci spremiamo le meningi per dare qualche idea a chi vuole (o deve, costretto dalle circostanze) fare i regali di Natale. Un regalo di Natale al giorno, ogni giorno per un mese, fino al 24 dicembre. Se questo non fa per voi, ci riproviamo domani (o c’è quello di ieri). Se anche i prossimi non faranno per voi, ricordatevi che c’è sempre la mozione Flanagin.
È ormai acclarato che i giochi da tavolo non hanno mai smesso di andare di moda e, anzi, gli eventi a loro dedicati continuano ad attrarre una marea di persone ogni anno. Per gli amanti del genere c’è l’imbarazzo della scelta tra le decine di giochi di altissima qualità ma anche di una certa complessità. Nella classifica di BoardGameGeek, il principale sito che riunisce la comunità di appassionati di giochi da tavolo, figurano anche Terraforming Mars e Wingspan, che vi avevamo consigliato negli anni scorsi, e molti altri giochi che durano diverse ore, richiedono molta attenzione e non sono quindi adatti alla maggior parte delle situazioni della vita, quelle in cui non si hanno 7 ore a disposizione e si è in compagnia di un gruppo eterogeneo di persone.
I giochi davvero divertenti che mettono d’accordo tutti perché sono facili da spiegare e non durano più di un’oretta non sono tantissimi: un grande classico di cui vi abbiamo già parlato è Bang!, di cui è uscita una bella edizione deluxe a forma di pallottola. Ma la redattrice del Post appassionata di giochi da tavolo – che da anni si deve confrontare con «il dramma di trovare un compromesso tra gli amici più nerd e gli amici che si domandano come mai hanno così tanti amici nerd» – consiglia anche un altro gioco che ha finora incontrato soltanto enormi consensi.
Si chiama Vudù, richiede tra i 3 e i 6 giocatori, una partita dura poco più di mezz’ora ed è molto semplice: su Amazon costa 15 euro, su IBS 19 e si trova facilmente anche in molti negozi di giochi. L’obiettivo è raggiungere un totale di undici punti: per farlo, ognuno durante il proprio turno scaglia delle “carte maledizione” contro gli altri giocatori. Queste maledizioni, però, non sono solo teoriche: le persone possono essere costrette a non piegare mai i gomiti fino alla fine della partita, a giocare con un occhio sempre coperto dalla mano, a emettere i versi di vari animali prima di tirare i dadi.
E man mano che la partita avanza, le maledizioni si accumulano: la nostra redattrice ha visto gente cercare di giocare una partita senza poter toccare mai la terra con i piedi ma al contempo dover tenere la faccia attaccata al tavolo, o tentare di parlare soltanto in falsetto mentre grugniva. Se qualcuno rompe la maledizione – perché non ce la fa più, perché se l’è dimenticato, perché non è umanamente possibile continuare a vivere così – la persona che l’ha scagliata guadagna dei punti. C’è qualche regola in più di così, ma il regolamento è molto completo e il gioco facile da imparare.
- (Red Glove)
Insomma, stiamo dicendo che Vudù potrebbe essere il regalo perfetto per il vostro gruppo di amici: abbastanza semplice per quelli che non giocano spesso, abbastanza divertente per convincere anche i più snob, che probabilmente preferirebbero le maledizioni molto più dark di Arkham: Eldritch Horror (che però può durare anche cinque ore).
Su Amazon e IBS è disponibile la prima edizione, mentre la seconda edizione uscita da poco – che funziona allo stesso modo ma contiene delle nuove pedine segnapunti a forma di teschio e una plancia di gioco dal design nuovo – si trova sul sito della casa editrice del gioco, l’italiana Red Glove. Sul suo sito ci sono anche diverse espansioni: nel caso in cui la persona a cui lo regalerete dovesse finire per giocarci talmente spesso da imparare le carte del mazzo originale a memoria sapete già cosa regalarle l’anno prossimo.
– Ne vuoi ancora?
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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.