La controversa cena di Donald Trump con antisemiti ed estremisti
Tra cui il rapper Kanye West e un famoso militante neonazista: è un caso da giorni al centro di polemiche e discussioni
Da giorni negli Stati Uniti si parla di una cena che si è tenuta martedì della scorsa settimana a Mar-a-Lago, la residenza di Donald Trump in Florida, e in cui l’ex presidente degli Stati Uniti ha ospitato alcuni noti estremisti, suprematisti e neonazisti, assieme al rapper Kanye West, che oggi si fa chiamare Ye, anche lui da tempo molto criticato per le sue posizioni antisemite e controverse.
La cena è stata molto commentata sia per la peculiarità dell’incontro – l’ex presidente degli Stati Uniti che incontra un paio di neonazisti e un famosissimo rapper accusato di antisemitismo – sia per le cose che i suoi partecipanti si sarebbero detti: tra le altre, West avrebbe chiesto a Trump di diventare il suo candidato vicepresidente alle elezioni del 2024. E soprattutto per le reazioni molto preoccupate e stizzite di numerose associazioni ebraiche americane, che hanno criticato Trump per essersi prestato a dare spazio e notorietà a persone con posizioni inaccettabili.
Le informazioni sulla cena sono circolate online e sui media soprattutto per via degli invitati di Trump. Kanye West, in particolare, ha pubblicato su Twitter un video intitolato “Rapporto su Mar-a-Lago”, in cui commentava alcuni momenti della cena, in particolare quando a un certo punto i due si sono messi a litigare e Trump, a detta di West, avrebbe pesantemente insultato la sua ex moglie, Kim Kardashian. West ha poi cancellato il video, che però è ancora disponibile su altre piattaforme.
Da oltre un mese Kanye West è al centro di grosse polemiche per tutta una serie di dichiarazioni razziste e soprattutto antisemite fatte sui social network, in podcast e trasmissioni televisive. Le dichiarazioni di West sono state così eccessive che il rapper ha perso la gran parte delle sue sponsorizzazioni e delle sue collaborazioni commerciali perché le aziende hanno deciso di smettere di lavorare con lui. In tutto, ha perso più di 1,5 miliardi di dollari di patrimonio. Le dichiarazioni di West, tra l’altro, hanno generato il sostegno delle comunità suprematiste, antisemite e neonaziste americane, che su internet l’hanno lodato e sostenuto.
Tra gli altri partecipanti alla cena, ha scritto Axios, c’era quasi certamente anche Nick Fuentes, un suprematista bianco le cui posizioni possono facilmente essere definite neonaziste. Fuentes è un negazionista dell’Olocausto, è favorevole alla segregazione razziale, ritiene che gli ebrei dovrebbero essere espulsi dagli Stati Uniti e che il governo americano dovrebbe trasformarsi in un «autoritarismo cattolico».
Non è del tutto chiaro chi fossero gli altri invitati alla cena. Alcuni media hanno citato Milo Yiannopoulos, un giornalista e attivista di estrema destra che era molto famoso fino a qualche anno fa, prima di cadere in disgrazia per aver sostenuto posizioni favorevoli alla pedofilia.
Quando si sono cominciate a diffondere voci sulla vicenda, Trump aveva inizialmente scritto sul suo social network, Truth, che alla cena avevano partecipato «Ye e tre suoi amici, che io non conosco». In particolare aveva negato di conoscere e di avere rapporti con Nick Fuentes, che del gruppo è la figura più estremista e preoccupante.
Si parla da giorni di questa peculiare cena di Donald Trump anche per le dure condanne di varie associazioni e personalità ebraiche: non soltanto quelle tradizionalmente più vicine al Partito Democratico, ma anche quelle che in passato avevano sostenuto Trump, ritenendo che la sua vicinanza agli ambienti di estrema destra fosse meno importante della politica molto filoisraeliana tenuta quando era presidente. Hanno condannato Trump associazioni che di solito elogiano il presidente e lo invitano a eventi in suo onore, come la Zionist Organization of America e due associazioni di ebrei ortodossi come la Orthodox Union e la Coalition for Jewish Values.
David Friedman, che è stato ambasciatore in Israele sotto la presidenza Trump, ha scritto su Twitter che l’ex presidente avrebbe dovuto tenersi lontano da «un antisemita come Kanye West e da una feccia umana come Nick Fuentes». Anche molti altri esponenti Repubblicani hanno condannato la cena, ma spesso con una certa timidezza, per esempio non citando Trump e concentrandosi piuttosto sulle posizioni dei suoi ospiti.
Trump, per ora, ha cercato in vari modi di allontanarsi da Fuentes, ma non ha esplicitamente condannato le sue posizioni.