La presidente taiwanese Tsai Ing-Wen si è dimessa da leader del suo partito dopo una sconfitta alle elezioni locali
La presidente taiwanese Tsai Ing-Wen si è dimessa da leader del suo partito, il Partito Democratico Progressista, dopo una sconfitta alle elezioni locali di sabato. A prevalere nelle elezioni è stato il partito nazionalista, decisamente più aperto al dialogo tra Cina e Taiwan, il piccolo stato dove nel 1949 si rifugiarono i cinesi sconfitti da Mao Zedong nella guerra civile cinese. Tsai ha 66 anni ed è presidente di Taiwan (ruolo che continuerà a mantenere) dal 2016. Il suo incarico da presidente del Partito Democratico Progressista era iniziato nel 2014.
Alle elezioni locali di sabato si votava, tra le altre cose, per eleggere i sindaci di alcune tra le principali città di Taiwan, compresa la capitale Taipei, dove è stato eletto Chiang Wan-an, candidato del partito nazionalista Kuomintang, il partito dei primi esuli cinesi, che governò il paese dal 1949 fino al 1987.
Diversi osservatori hanno fatto notare come, nonostante le recenti tensioni legate ai rapporti con la Cina, durante la campagna elettorale si sia parlato spesso di altro, in genere di temi più locali. Il Partito Democratico Progressista, che nel 2020 era stato riconfermato al governo in virtù della crescita economica garantita al paese, negli ultimi mesi era stato criticato anche per la sua gestione della pandemia.