La Corte Suprema del Regno Unito ha deciso che la Scozia non può chiedere un referendum sull’indipendenza senza l’approvazione del parlamento britannico

La prima ministra scozzese Nicola Sturgeon (AP Photo/Thomas Hartwell)
La prima ministra scozzese Nicola Sturgeon (AP Photo/Thomas Hartwell)

Mercoledì la Corte Suprema del Regno Unito ha deciso che il parlamento scozzese non ha il potere per chiedere da solo che si tenga un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia, dopo quello fallito del 2014. Secondo la Corte Suprema, una richiesta di indire un nuovo referendum deve essere per forza approvata dal parlamento britannico.

La prima ministra scozzese Nicola Sturgeon aveva annunciato a giugno l’intenzione di indire un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia. Aveva chiesto che il governo britannico attivasse la clausola prevista dall’articolo 30 dello Scotland Act del 1998 – la legge che trasferì molti poteri dal governo centrale britannico alla Scozia – che prevede una temporanea cessione di sovranità dal parlamento britannico a quello scozzese (è la stessa clausola che venne attivata per permettere il referendum del 2014). Come previsto il governo britannico si era però rifiutato di attivarla, rimandando ogni decisione alla Corte Suprema.

Il referendum del 2014 in Scozia si era concluso con poco più del 55 per cento dei votanti contrario all’indipendenza. Ma da allora, secondo i leader indipendentisti scozzesi, molte condizioni sono cambiate, a partire dall’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, e per questo sarebbe necessario un secondo referendum.

La decisione di mercoledì della Corte Suprema non impedisce del tutto che possa essere indetto il referendum, ma rende la questione molto più complicata, dato che al momento nel parlamento britannico non esiste una maggioranza favorevole a concedere il referendum. Il partito indipendentista scozzese, lo Scottish National Party (SNP), è all’opposizione del governo britannico guidato dai Conservatori, e difficilmente troverà una maggioranza in parlamento che sostenga la causa del referendum.