La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che Donald Trump dovrà consegnare le proprie dichiarazioni dei redditi a una Commissione della Camera
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha negato la richiesta di Donald Trump di non consegnare le proprie dichiarazioni dei redditi a una Commissione della Camera guidata dai Democratici. La decisione consentirà dunque al Dipartimento del Tesoro di consegnare sei anni di documenti fiscali di Trump e di alcune delle sue società.
Trump, che attualmente è coinvolto in diverse indagini e che la scorsa settimana ha detto di volersi candidare alle primarie Repubblicane per le elezioni presidenziali del 2024, ha cercato per anni di impedire che quei documenti diventassero pubblici rivolgendosi alla Corte Suprema dopo che la sua richiesta era stata respinta da un tribunale inferiore. «Sono passati 1.329 giorni da quando il nostro Comitato ha richiesto le dichiarazioni dei redditi di Donald Trump, quasi quanto la guerra civile americana» ha dichiarato Bill Pascrell, presidente della Commissione: «E per 1.329 giorni, la nostra richiesta presentata ai sensi di legge è stata ritardata, ostacolata e bloccata da Donald Trump e dai suoi sostenitori nel governo e nei tribunali».
Non è chiaro quando il Dipartimento del Tesoro consegnerà i documenti, ma il tempo non è dalla parte dei Democratici che gestiscono il Comitato, scrive il Washington Post. La richiesta dei documenti scadrà quasi sicuramente a gennaio, quando i Repubblicani prenderanno il controllo della Camera, ottenuto alle elezioni due settimane fa.
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