Almeno 160 persone sono morte in un terremoto in Indonesia
L'epicentro è stato a Cianjur, sull'isola di Giava: ci sono centinaia di feriti e più di 13mila sfollati
Lunedì sull’isola di Giava, in Indonesia, c’è stato un terremoto di magnitudo 5.6 con epicentro a Cianjur, città nella provincia di Giava Occidentale, 75 chilometri a sud dalla capitale Giacarta: a diverse ore dal terremoto è ancora difficile avere informazioni definitive su quante persone siano morte e sui danni provocati nelle diverse città colpite. Nella tarda serata (quando in Italia era pomeriggio), il governatore della provincia di Giava Occidentale, Ridwan Kamil, ha detto che i morti registrati fino a quel momento erano 162: è possibile che il dato continui ad aumentare, dal momento che si ritiene che ci siano ancora molte persone intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati. Kamil ha anche detto che più di 700 persone sono rimaste ferite e oltre 13mila sono al momento sfollate.
Il terremoto ha causato molti danni in diverse città dell’isola, compresa la capitale Giacarta, ma i danni più ingenti si sono avuti a Cianjur, dove sono crollati moltissimi edifici. Le prime stime citate da Kamil parlano di circa 2.200 abitazioni danneggiate dal terremoto nelle città colpite. Le ricerche delle persone intrappolate nei crolli proseguiranno anche durante la notte. L’agenzia nazionale per la geofisica e la meteorologia ha detto che non ci sono le condizioni perché i fenomeni sismici provochino uno tsunami.
A 5.6 magnitude earthquake rocked Cianjur, Monday (11/21) afternoon, causing significant damage. Several houses and public facilities, such as shops and the DPRD building, were damaged or even collapsed.
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— SEA Today News (@seatodaynews) November 21, 2022
L’Indonesia, un paese di 270 milioni di abitanti tra l’oceano Indiano e il Pacifico, è spesso colpito da terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami a causa della zona in cui si trova, quella che i geologi chiamano “cintura di fuoco”: una linea lunga circa 40mila chilometri in cui si concentrano molti vulcani e faglie, che parte dal sud della Nuova Zelanda, sale fino a sopra il Giappone e arriva all’estremo nord del continente americano, di cui segue tutta la costa pacifica. Si calcola che circa il 90 per cento dei terremoti a livello mondiale avvenga lì.