Ci sono stati nuovi bombardamenti vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia
Come in passato, l'agenzia dell'ONU per l'energia nucleare è in allerta e Russia e Ucraina si accusano reciprocamente
Tra sabato sera e domenica mattina ci sono stati vari bombardamenti nella zona attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che si trova nel sud dell’Ucraina, in un’area occupata dall’esercito russo dallo scorso marzo. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), organizzazione dell’ONU incaricata di controllare il settore dell’energia nucleare, ha detto che da sabato sera ci sono state circa 15 esplosioni. Come era successo già in passato, Russia e Ucraina si stanno incolpando vicendevolmente per gli attacchi alla centrale, che potrebbero provocare un incidente atomico grave.
Citando informazioni fornite da alcuni funzionari della centrale, che aveva già subìto danni estesi a causa della guerra tra agosto e settembre, la AIEA ha parlato di alcuni edifici, infrastrutture e sistemi danneggiati. Per ora non ci sono notizie di morti o feriti e secondo l’organizzazione i danni subiti dalla centrale non sono «critici per la sicurezza nucleare e la salute» delle persone.
Rafael Grossi, il capo dell’AIEA, ha però detto che le notizie che arrivano da Zaporizhzhia sono «estremamente allarmanti» e ha fatto un nuovo appello per chiedere che le due parti trovino un accordo per istituire un’area di sicurezza e sospendere i combattimenti attorno allo stabilimento, che è il più grande impianto per la produzione di energia nucleare d’Europa. «Chiunque ci sia dietro, deve fermarsi. Come ho detto già molte volte, state giocando con il fuoco!», ha commentato Grossi.
Domenica il ministero della Difesa russo ha accusato l’esercito ucraino di aver bombardato l’area della centrale, che è sotto il controllo russo fin dalle prime fasi dell’invasione e negli ultimi mesi era già stata attaccata in varie occasioni, suscitando uguali preoccupazioni. Allo stesso tempo, la società statale ucraina che gestisce le centrali nucleari nel paese, Energoatom, ha accusato gli stessi russi di aver attaccato la centrale, nonostante sia sotto il loro controllo: secondo Energoatom, l’obiettivo della Russia sarebbe danneggiare le infrastrutture dell’impianto per aggravare la crisi energetica in corso in Ucraina, dove milioni di persone si preparano ad affrontare l’inverno senza riscaldamento ed energia elettrica.
Non si sa con certezza chi sia davvero il responsabile degli attacchi, perché verificarlo in modo indipendente è estremamente difficile: in precedenza, dalle analisi fatte da giornali internazionali e centri studi militari, la versione ucraina era sembrata quella più plausibile.
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