Milioni di persone in Ucraina sono senza elettricità
A causa dei bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche del paese, e la situazione è complicata dalle basse temperature
Secondo quanto dichiarato dal primo ministro ucraino Denys Shmyhal, a causa dei continui bombardamenti russi alle infrastrutture energetiche in varie zone del paese, «quasi la metà del sistema energetico non funziona», è danneggiata o distrutta: in altre parole, quasi la metà dell’Ucraina è senza elettricità e milioni di persone sono rimaste senza luce, riscaldamento e acqua corrente. I bombardamenti degli ultimi giorni fanno parte del sesto attacco di massa alle infrastrutture energetiche ucraine: nel frattempo, in alcune aree le temperature sono scese sotto lo zero e ha nevicato.
Venerdì sera, in un video condiviso sui social network, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che gli ucraini rimasti senza elettricità sono circa 10 milioni. Zelensky ha specificato che la situazione è particolarmente complicata in 17 regioni oltre alla zona della capitale Kiev, dove secondo un funzionario dell’amministrazione locale il servizio elettrico rischia di essere completamente interrotto. Tra le regioni dove le interruzioni del servizio sono più diffuse ci sono appunto quella di Kiev, quella di Odessa, sul mar Nero, e quelle di Vinnycja e Ternopil, nella parte occidentale del paese. Volodymyr Kudrytskyi, CEO della principale società energetica nazionale (Ukrenergo), ha fatto sapere che la situazione «è grave». Al momento comunque le società energetiche sono al lavoro per ripristinare il servizio e non sono previste evacuazioni.
Quella di bombardare soprattutto infrastrutture energetiche e obiettivi civili è una tattica che la Russia ha applicato di frequente negli ultimi due mesi proprio allo scopo di creare enormi disagi alla popolazione provocando una crisi energetica prima dell’arrivo dell’inverno. Zelensky ha parlato di «terrorismo energetico».
Dopo i consistenti attacchi di martedì in varie città dell’Ucraina, tra cui Kiev, Leopoli e Kharkiv, la Russia ha bombardato almeno 15 infrastrutture energetiche, tra cui un impianto di produzione di gas nella parte orientale del paese e alcuni sistemi di raccolta e trattamento dell’acqua, necessari sia per gli impianti industriali che per l’approvvigionamento quotidiano alle abitazioni. I bombardamenti stanno provocando frequenti blackout e costringendo le società elettriche a interruzioni pianificate del servizio per lavori di manutenzione di emergenza, nel tentativo di ripristinarlo. Nel frattempo, il governo ha raccomandato alla popolazione di risparmiare energia riducendo l’utilizzo degli elettrodomestici, come forni, lavastoviglie e ferri da stiro.
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