Perché il governo ha rimandato l’aumento del tetto all’uso dei contanti
Era nel "decreto Aiuti quater", ma è stato eliminato: mancava del requisito di urgenza e perciò finirà nella legge di bilancio
Tra le varie misure contenute nel cosiddetto “decreto Aiuti quater”, approvato dal governo giovedì 10 novembre, ce n’era una ampiamente attesa e fortemente voluta soprattutto dalla Lega: l’innalzamento del tetto all’uso del denaro contante dagli attuali 2mila euro a 5mila. Ma a più di una settimana di distanza dall’approvazione, il decreto-legge non è ancora stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, e quindi non è entrato in vigore, e nella sua versione definitiva non conterrà l’aumento del tetto al contante.
Nell’ultima bozza del decreto che sta circolando tra gli addetti ai lavori il passaggio che conteneva questa misura è stato eliminato. Il motivo, secondo diverse fonti all’interno del governo citate dai giornali, è che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe posto un’obiezione alla formulazione del decreto, come è suo diritto fare, e avrebbe deciso di non firmarlo e chiesto al governo di modificarlo. L’obiezione sarebbe motivata dalla mancanza dei requisiti di necessità e urgenza, vincolante per tutti i decreti legge.
In sostanza, Mattarella ha obiettato al governo che il “decreto Aiuti quater”, contenente perlopiù misure straordinarie contro i rincari dei prezzi dell’energia, non poteva contenere anche una misura che non aveva nessun carattere di urgenza. Il carattere di urgenza sarebbe mancato perché l’aumento del tetto al contante sarebbe scattato solamente dal primo gennaio 2023, e non immediatamente.
Il governo per ora non ha commentato ufficialmente l’eliminazione della misura dal “decreto Aiuti quater”, ma fonti della Lega hanno fatto sapere a giornali e agenzie di stampa che la misura sarà introdotta nella legge di bilancio, la misura economica più importante dell’anno che stabilisce come lo stato modificherà la spesa pubblica nei successivi 12 mesi: dovrebbe essere approvata dal governo lunedì 21 novembre, e poi dovrà essere discussa e approvata da Camera e Senato entro il 31 dicembre.
L’innalzamento del tetto all’uso dei contanti è una misura fortemente identitaria del governo di Giorgia Meloni, ed è stata voluta soprattutto dalla Lega, che poco prima dell’approvazione del “decreto Aiuti quater” aveva depositato un progetto di legge per alzare il limite a 10 mila euro. Meloni aveva confermato l’intenzione del suo governo di approvare una misura del genere, ma dopo varie discussioni dentro la maggioranza si era deciso di modificare la proposta della Lega e abbassare il tetto a 5mila euro.
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