Il governo russo ha detto di sperare in uno scambio di prigionieri con gli Stati Uniti che includa il noto trafficante d’armi Viktor Bout
Venerdì il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha detto che il governo russo spera di concordare con gli Stati Uniti uno scambio di prigionieri che includa il noto trafficante d’armi russo Viktor Bout, detenuto negli Stati Uniti da 10 anni. Ryabkov non ha detto in cambio di quale prigioniero gli Stati Uniti dovrebbero liberare Bout, ma è molto probabile che si riferisse alla cestista statunitense Brittney Griner, detenuta in Russia dallo scorso febbraio dopo essere stata arrestata con l’accusa di contrabbando di droga.
Uno scambio di prigionieri per la liberazione di Griner era stato proposto mesi fa anche dagli Stati Uniti: alcune persone coinvolte nei negoziati avevano fatto sapere che la proposta riguardava proprio Bout, ma è la prima volta che il suo nome viene fatto in modo esplicito da fonti governative (finora era stato fatto in analisi e indiscrezioni pubblicate sui giornali). Ryabkov ha fatto sapere che non è ancora stato raggiunto un accordo ma ha detto di «contare su un risultato positivo».
Bout venne arrestato in Thailandia nel 2008 dopo aver accettato di vendere armi ad agenti americani che si erano finti guerriglieri del gruppo terroristico colombiano delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia). Gli agenti avevano specificato che le armi sarebbero state usate contro cittadini americani. Nel 2010 Bout venne estradato negli Stati Uniti, nonostante le numerose proteste della Russia, fu processato in tre settimane a New York e condannato a 25 anni di carcere.