È in difficoltà anche l’economia del Giappone
Nell’ultimo trimestre la crescita si è fermata e ci sono timori di una recessione, soprattutto a causa dell’alto prezzo delle importazioni
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) del Giappone si è contratto nel terzo trimestre dell’anno: nel periodo che va da luglio a settembre il PIL si è ridotto dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dell’1,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. Le cause sono un grande aumento delle importazioni (ossia degli acquisti dall’estero) rispetto a un indebolimento dell’esportazioni (ossia delle vendite verso l’estero, la componente che avvantaggia l’economia nazionale).
Lo yen ha raggiunto il valore minimo nei confronti del dollaro da 32 anni, il che ha reso molto care le importazioni. Questa dinamica ha contribuito all’aumento generale dei prezzi, che a settembre sono cresciuti del 3 per cento rispetto a settembre 2021.
A causa del ridotto potere di acquisto di famiglie e imprese, i consumi dei privati sono cresciuti solo dello 0,3 per cento, nonostante questa sia stata la prima estate in cui il paese ha riaperto i confini al turismo straniero dopo la pandemia da coronavirus.
Gli economisti si attendono che l’economia giapponese tornerà a crescere nell’ultimo trimestre dell’anno; potrebbe però continuare a risentire dell’incertezza che c’è a livello internazionale, dell’inflazione e soprattutto dell’aumento molto brusco dei tassi di interesse da parte degli Stati Uniti.
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