È iniziato il G20 di Bali
Si discute soprattutto della guerra in Ucraina: intanto Giorgia Meloni ha incontrato per la prima volta il presidente americano Joe Biden
Martedì mattina è cominciato a Bali, in Indonesia, il G20, ovvero la riunione dei leader di 19 tra i paesi più industrializzati del mondo più l’Unione Europea. La riunione si svolge ogni anno in un paese diverso e dura due giorni, al termine dei quali viene redatta una dichiarazione in cui i leader esprimono una posizione comune, non vincolante legalmente, riguardo a un tema specifico (lo scorso anno, per esempio, il G20 si concluse con un accordo per contrastare il cambiamento climatico).
Secondo Bloomberg c’è già una bozza del testo congiunto che verrà pubblicato al termine delle riunioni di mercoledì, in cui si parlerà della situazione in Ucraina, anche se in modo piuttosto cauto. Nella bozza visionata da Bloomberg si parla della necessità di porre fine alla «guerra in Ucraina», ma non viene mai nominata la Russia come parte colpevole di aver dato inizio al conflitto. Questo sarebbe un compromesso per evitare che dal G20 venga fuori una situazione ancora più instabile di quella attuale nei rapporti tra i vari paesi.
Anche se ancora non ufficiale, martedì la bozza è stata molto commentata, anche dal rappresentante della Russia al G20, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Parlando con i giornalisti presenti a Bali, Lavrov ha detto che «i nostri colleghi occidentali hanno cercato in tutti i modi di politicizzare quella dichiarazione e hanno cercato di far passare un linguaggio che implicasse la condanna delle azioni della Federazione Russa a nome dell’intero G20». Secondo l’agenzia stampa russa TASS, al termine degli incontri di martedì mattina Lavrov avrebbe già lasciato Bali per far ritorno in Russia, e non parteciperebbe quindi ai lavori di domani e alla presentazione della dichiarazione congiunta.
Sulla partenza di Lavrov da Bali non ci sono però conferme alla versione di TASS: un rappresentante del ministro degli Esteri indonesiano ha detto che si trova ancora sull’isola e non partirà prima di stanotte.
Che al G20 di quest’anno l’invasione russa dell’Ucraina sarebbe stato il tema dominante, oltre che più divisivo, era noto da tempo: quello di quest’anno è infatti il primo G20 dall’inizio della guerra. Nelle scorse settimane si era anche ipotizzato che potesse partecipare il presidente russo in persona, Vladimir Putin, ma alla fine aveva declinato. La questione della guerra in Ucraina è particolarmente delicata perché del G20 fanno parte sia paesi della NATO che stanno appoggiando attivamente la resistenza ucraina, sia paesi neutrali che non hanno interesse a sostenere una delle due parti in guerra, o che stanno più o meno apertamente sostenendo la Russia (come la Cina). Nel frattempo, mentre i leader mondiali ne stanno discutendo a Bali, in Ucraina la guerra prosegue e proprio martedì c’è stato un grosso attacco missilistico russo contro diverse città ucraine, tra cui la capitale Kiev.
Martedì mattina nel corso della prima riunione plenaria è stato trasmesso un video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha esortato i leader mondiali ad attivarsi per trovare un modo concreto di mettere fine alla guerra, e ha elencato 10 punti necessari perché qualsiasi proposta di pace possa essere accettata dall’Ucraina. In particolare ha ribadito che l’Ucraina non accetterà compromessi che contemplino la cessione di territori ucraini alla Russia (come invece era avvenuto con gli accordi di Minsk del 2015, con cui era stata stabilita la fine del conflitto nel Donbass in cambio di più autonomia alle regioni di Donetsk e Luhansk).
A proposito della guerra in Ucraina, nel frattempo lunedì si sono incontrati in Turchia William Burns, capo della CIA, la principale agenzia di intelligence statunitense, e il suo omologo russo Serghei Naryshkin. L’incontro è stato confermato da entrambe le parti, che però hanno negato che sia stata l’occasione per discutere di una possibile negoziazione della pace. Secondo un portavoce della Casa Bianca, nell’incontro i due hanno parlato principalmente della necessità che la Russia eviti l’uso di armi atomiche, come minacciato più volte dal presidente russo Vladimir Putin.
Dopo la plenaria di martedì mattina, tra il pomeriggio di martedì e mercoledì i leader si incontreranno privatamente, ma l’incontro bilaterale più importante è già avvenuto lunedì, prima dell’inizio dei lavori. Si sono infatti incontrati il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping: l’incontro si è svolto a porte chiuse, quindi è impossibile sapere davvero cosa si siano detti, ma è stato comunque giudicato da tutti estremamente importante, visto che in questo momento le relazioni tra Cina e Stati Uniti sono ai minimi storici.
Per l’Italia partecipa per la prima volta al G20 la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Meloni ha già incontrato privatamente il presidente americano Joe Biden, e incontrerà nelle prossime ore quello cinese Xi Jinping, quello turco Recep Tayyip Erdoğan, il primo ministro canadese Justin Trudeau, quello giapponese Fumio Kishida e l’indiano Narendra Modi. Non incontrerà invece i leader europei: spicca soprattutto l’assenza di un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, dopo la crisi diplomatica iniziata tra Italia e Francia la scorsa settimana per via dei migranti a bordo della nave Ocean Viking, respinti dall’Italia e accolti invece dalla Francia.