I Democratici americani hanno la maggioranza in Senato
Dopo la vittoria di Kelly in Arizona e di Cortez Masto in Nevada hanno raggiunto cinquanta seggi, uno in più dei Repubblicani
Alle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti la senatrice democratica Catherine Cortez Masto ha vinto il seggio in Nevada contro il repubblicano Adam Laxalt, portando a 50 il numero di seggi per i Democratici, sufficienti per avere la maggioranza nel Senato (in caso di parità vota anche la vicepresidente, la democratica Kamala Harris). I Repubblicani sono fermi a 49 seggi e manca da assegnare ancora la Georgia, di cui si saprà il risultato dopo il ballottaggio del 6 dicembre, mentre sabato il senatore democratico Mark Kelly ha vinto in Arizona, l’altro seggio che era rimasto da assegnare.
È un risultato sorprendente, perché le elezioni di metà mandato tradizionalmente hanno un risultato sfavorevole al presidente in carica, e prima delle elezioni si pensava che i Repubblicani potessero arrivare a controllare sia il Senato che la Camera. I risultati definitivi della Camera devono ancora arrivare, ma anche lì i Democratici stanno recuperando: i risultati parziali dicono che i Repubblicani hanno ottenuto 211 seggi, i Democratici 204. Per avere la maggioranza ne servono 218, e anche se i Repubblicani dovessero raggiungerla sarebbe comunque con uno scarto inferiore alle aspettative.
Cortez Masto ha vinto di misura, ma il suo è comunque un buon risultato visto che era considerata una delle candidate più deboli dei Democratici. Il suo avversario, Laxalt, era sostenuto dall’ex presidente Donald Trump ed era stato procuratore generale del Nevada tra il 2015 e il 2019; si era candidato a governatore dello stato nel 2018, uscendo sconfitto contro Steve Sisolak, democratico. Tra l’altro in Nevada si votava anche per la carica di governatore, e proprio Sisolak è stato battuto dal candidato repubblicano, Joseph Lombardo: fatto che rende ancora più notevole la vittoria di Cortez Masto.
Con la maggioranza in Senato, l’amministrazione del presidente Joe Biden si risparmierà molti problemi: per esempio potrà respingere eventuali proposte di legge della Camera, se i Repubblicani dovessero arrivare a controllarla; e avrà più margine per decidere nomine importanti, incluse quelle alla Corte Suprema. Inoltre anche alla Camera la situazione potrebbe essere migliore del previsto per i Democratici: qualora i Repubblicani avessero una maggioranza risicata, infatti, a Biden basterà convincere pochi deputati – quelli più moderati, e ce ne sono – per ottenere l’approvazione di una legge.
La vittoria di Cortez Masto è arrivata dopo quella in Arizona di un altro senatore, Mark Kelly, anche lui alle prese con un candidato trumpiano, Blake Masters. Questi due risultati confermano come le elezioni di metà mandato siano andate piuttosto male per Trump, che oggi è il politico più influente fra i Repubblicani e sosteneva moltissimi candidati sconfitti alle elezioni o vittoriosi con scarti inferiori al previsto. Ci si aspetta comunque che la prossima settimana Trump annunci la propria candidatura alle presidenziali del 2024.