Le transazioni anomale di criptovalute su FTX
Secondo la piattaforma per lo scambio di monete virtuali – che ha da poco dichiarato bancarotta – ci sono state intrusioni nei sistemi
La piattaforma per lo scambio di criptovalute FTX, che ha da poco presentato istanza di fallimento creando grandi agitazioni nel settore, sta indagando su numerose transazioni anomale registrate proprio in concomitanza con l’annuncio del suo fallimento. Gli analisti ritengono che tra venerdì e sabato ci sia stata una fuoriuscita di oltre 300 milioni di dollari, gran parte dei quali provenienti soltanto dal mercato statunitense. Secondo gli ultimi aggiornamenti di Bloomberg, il conto delle fuoriuscite avrebbe superato i 600 milioni di dollari.
FTX sta indagando su possibili intromissioni dall’esterno nei suoi sistemi, così come sta indagando la US Securities and Exchange Commission, l’ente federale statunitense di vigilanza della borsa, che in seguito all’istanza di fallimento sta analizzando anche i prodotti finanziari offerti dall’azienda e le sue pratiche di gestione dei fondi.
FTX ha sede alle Bahamas ed è stata gestita da Sam Bankman-Fried, trentenne miliardario americano ora dimissionario, ma fino a poco tempo fa ritenuto una delle figure più rilevanti e di successo nel settore delle criptovalute. FTX veniva infatti considerata una delle società più mature in questo settore, perché stabile e con un capitale solido.
Nel giro di qualche giorno, tuttavia, l’azienda è passata dall’essere fra i leader del suo mercato alla bancarotta. Le ragioni sembrano essere principalmente due: alcune strategie finanziarie sbagliate e soprattutto il coinvolgimento di Bankman-Fried in una lotta di potere contro il suo principale concorrente, Changpeng Zhao di Binance, l’altra grande piattaforma mondiale per lo scambio di criptovalute.
Negli ultimi giorni, per cercare di rassicurare gli investitori di fronte alle difficoltà sempre più evidenti, Bankman-Fried era arrivato addirittura ad annunciare la vendita di FTX proprio a Zhao e Binance, che si erano resi inizialmente disponibili. Ma il giorno dopo l’annuncio Binance si è ritirata dall’accordo, spiegando che dopo aver esaminato la contabilità di FTX era giunta alla conclusione che la situazione era ormai fuori controllo.
L’improvviso crollo di FTX ha suscitato molte domande sul futuro delle criptovalute. A partire dai depositi dei clienti, cioè proprio quelli interessati dalle transazioni anomale. Infatti, a differenza dei conti correnti tradizionali, i depositi sugli scambi di criptovalute non sono garantiti dallo stato, e già prima delle recenti anomalie c’erano dubbi sulle risorse rimaste a disposizione di FTX.
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