È morto Mehran Karimi Nasseri, l’uomo che visse 18 anni nell’aeroporto di Parigi e ispirò il film “The Terminal”
È morto Mehran Karimi Nasseri, l’uomo iraniano che visse nell’aeroporto “Charles De Gaulle” di Parigi tra il 1988 e il 2006 e che ispirò il film The Terminal, diretto da Steven Spielberg. La notizia è stata data dai funzionari dell’aeroporto all’agenzia di stampa AFP: Nasseri infatti è morto al terminal 2F del “Charles De Gaulle”, che aveva ripreso a frequentare poche settimane fa dopo aver speso buona parte dei soldi guadagnati dai diritti del film di Spielberg. Addosso gli sono stati trovati migliaia di euro in contanti.
Nato nel 1942 e in cattivi rapporti con la sua famiglia, Nasseri fu costretto a lasciare l’Iran quando aveva 35 anni per il suo attivismo contro lo Scià Mohammad Reza Pahlavi, l’autoritario leader alleato dell’Occidente a capo del paese prima della Rivoluzione islamica del 1979. Dopo aver vagato per l’Europa entrò illegalmente in Francia e perse i suoi documenti.
Nell’agosto 1988, Nasseri fu fermato dalla polizia di frontiera al Terminal 1 del “Charles de Gaulle”, sprovvisto dei documenti necessari che lo riconoscevano come rifugiato politico. Restò quindi a vivere all’interno dell’aeroporto fino al 1998, quando gli fu accordata la possibilità di lasciarlo: ma non lo fece e ci rimase fino al 2006, quando ne uscì per problemi di salute. Nel frattempo lo studio cinematografico statunitense DreamWorks gli aveva offerto 250mila dollari per i diritti di utilizzo della sua storia.
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