La Cina ha allentato alcune misure restrittive nell’ambito della strategia “zero COVID”
Il governo cinese ha allentato alcune misure restrittive della cosiddetta strategia “zero COVID”, il piano di azione aggressivo e unilaterale messo in atto per arginare la pandemia da coronavirus con test di massa, tracciamenti e quarantene. La decisione del governo sarebbe collegata all’andamento dell’economia nazionale, che ha rallentato per via del costo sociale e produttivo di questa strategia. L’approccio al contrasto della pandemia rimane rigoroso, ma ora gli investitori si stanno interessando nuovamente all’economia cinese, anche in vista di possibili nuovi allentamenti: dopo l’annuncio del governo la borsa di Hong Kong ha guadagnato quasi l’8 per cento.
A livello nazionale il governo ha limitato i tracciamenti dei contatti, cosa che finora aveva provocato proteste e un diffuso malcontento tra la popolazione, anche per la rigidità della sorveglianza. Gli altri cambiamenti principali riguardano le quarantene per chi proviene dall’estero. Le persone che entreranno in Cina dovranno infatti isolarsi per cinque giorni in strutture apposite e per altri tre giorni nel proprio domicilio, a differenza dei dieci giorni richiesti precedentemente (sette dei quali in alberghi o strutture governative). Sono state inoltre abolite le sanzioni per le compagnie aeree che trasportano viaggiatori contagiati.
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