Per Biden è stato «un buon giorno per la democrazia americana»
Il presidente statunitense si è detto soddisfatto della tenuta dei Democratici alle elezioni di metà mandato: il suo partito ha perso, ma non ha straperso
Il presidente americano Joe Biden ha commentato mercoledì sera i risultati, ancora non definitivi, delle elezioni di metà mandato che si erano tenute il giorno precedente, usando toni in un certo senso sollevati, nonostante si possa dire che a vincere le elezioni siano stati i Repubblicani.
Prima del voto, infatti, si era parlato di una possibile “onda rossa”, in riferimento alla possibilità che i Repubblicani potessero stravincere e prendere il controllo del Congresso, sia del Senato che della Camera, con un largo margine (“onda rossa” perché negli Stati Uniti il colore associato ai Repubblicani è il rosso, quello associato ai Democratici è il blu). Le cose però non sono andate così, perché il Partito Repubblicano ha vinto ma non ha stravinto: prenderà il controllo della Camera, ma non di tantissimo, mentre per sapere le sorti del Senato molto probabilmente bisognerà aspettare il ballottaggio che si terrà in Georgia a dicembre.
Già prima delle elezioni, Biden si era mostrato particolarmente ottimista sull’esito del voto, attirandosi anche qualche critica. Durante la conferenza stampa di mercoledì ha detto:
È stato un buon giorno per la democrazia e, penso, un buon giorno per l’America. La nostra democrazia è stata messa alla prova negli ultimi anni, ma con il loro voto gli americani hanno parlato e confermato che la democrazia è ciò che definisce il nostro paese.
Il presidente ha definito positivi i risultati del suo partito: «Anche se ogni seggio perso è doloroso, abbiamo perso meno seggi alla Camera rispetto a ogni altra amministrazione Democratica negli ultimi 40 anni e abbiamo avuto le migliori elezioni di metà mandato per i governatori dal 1986».
I Democratici perderanno il controllo della Camera, anche se con una maggioranza Repubblicana più limitata rispetto al previsto, ma la sconfitta di alcuni degli esponenti più radicali del partito rivale è stata considerata dall’amministrazione Biden come un segnale di una possibile maggiore collaborazione al Congresso. E per Biden, nonostante un indice di gradimento personale che resta molto basso nei sondaggi, queste elezioni sono state la conferma della popolarità di molte delle sue politiche, nonostante il peso dell’inflazione.
Il presidente, che è in partenza per impegni internazionali in Asia, fra cui l’incontro del G20 di Bali, ha annunciato che al suo ritorno convocherà i leader dei due partiti al Congresso per discutere le priorità future. Secondo Biden anche gli elettori hanno mostrato di «aspettarsi che i Repubblicani lavorino con me».
Biden ha poi ribadito di avere l’intenzione di ricandidarsi alle elezioni presidenziali che si terranno nel 2024, ma di non «avere alcuna fretta» di prendere una decisione definitiva, che sarà una «decisione di famiglia» e che il suo annuncio non sarà in alcun modo condizionato da quello eventuale del suo predecessore, Donald Trump (ci si aspetta che Trump ufficializzi la candidatura in queste settimane). Di fronte a richieste più specifiche su una possibile data dell’annuncio, ha parlato dei primi mesi del prossimo anno.