Sono sbarcati tutti i migranti bloccati nel porto di Catania
Erano sulle due navi da cui il governo aveva inizialmente fatto scendere solo donne, bambini e persone fragili
Nella serata di martedì sono sbarcati tutti i 213 migranti che erano da giorni nel porto di Catania a bordo della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere. La decisione di farli sbarcare è stata presa in conseguenza delle condizioni di vulnerabilità dei migranti, che nella giornata sono state valutate da alcuni medici. Più tardi, sempre martedì sera, sono stati fatti sbarcare anche i 35 migranti a bordo della Humanity 1 di SOS Humanity.
La Geo Barents aveva attraccato nel porto di Catania domenica mattina con a bordo 572 migranti, e finora erano state fatte scendere più di metà delle persone, lasciando però a bordo i maschi adulti inizialmente considerati in buona salute. Per quanto riguarda la Humanity 1, per le stesse ragioni erano stati fatti scendere 179 migranti.
Per entrambe le navi l’iniziale decisione di uno sbarco parziale era dovuta a un decreto interministeriale firmato a inizio novembre secondo cui, una volta entrate in acque italiane, le navi delle ong devono farsi ispezionare dalle forze dell’ordine italiane, per decidere quali persone hanno i requisiti per scendere e quali no.
SBARCANO TUTTI PERCHÉ TUTTI SONO VULNERABILI.
Dopo la valutazione effettuata dalle autorità sanitarie italiane, tutti i 213 sopravvissuti potranno finalmente scendere dalla #GeoBarents
❗️Questa attesa ingiustificata, inutile e disumana sta per finire.#Catania #migranti pic.twitter.com/w2XOL3rbo5— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) November 8, 2022
Negli ultimi giorni la decisione del governo è stata però criticata da molti, che ritengono sia un’evidente violazione delle leggi internazionali, e in particolare della cosiddetta convenzione di Amburgo del 1979, che prevedono che gli sbarchi debbano avvenire nel primo “porto sicuro” sia per prossimità geografica a dove è avvenuto il salvataggio sia dal punto di vista del rispetto dei diritti umani.
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