La Corte suprema del Brasile ha stabilito la riattivazione del fondo governativo per la conservazione dell’Amazzonia
Giovedì la Corte suprema del Brasile ha stabilito che debba essere riattivato il fondo governativo che si occupa della conservazione dell’Amazzonia, il più importante strumento del paese per la protezione della foresta pluviale più grande della Terra. Il fondo era stato bloccato nel 2019 dal governo del presidente uscente Jair Bolsonaro, che aveva sostenuto che venisse usato in modo improprio. In base alla decisione della Corte, il fondo dovrà essere riattivato entro 60 giorni: l’equivalente di circa 600 milioni di euro che vi è depositato potrà essere usato per finanziare vari programmi contro la deforestazione e per la tutela della foresta.
L’ong brasiliana Observatório do clima ha notato che la riattivazione del fondo consentirà di ripristinare vari programmi di tutela ambientale in tutta l’Amazzonia, ma permetterà anche al nuovo governo del presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva di ricostituire le agenzie e le organizzazioni che si occupavano di tutela ambientale ed erano state smantellate durante il mandato di Bolsonaro. Il presidente uscente era stato accusato di non aver adottato politiche sufficientemente incisive per fermare la deforestazione dell’Amazzonia dall’inizio del suo mandato: negli anni ha progressivamente ridotto le sanzioni, gli avvertimenti e i sequestri operati dalle autorità brasiliane nei confronti delle società coinvolte nella deforestazione illegale, facendo sì che il problema si aggravasse anno dopo anno.
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