Jair Bolsonaro non ha ancora commentato la sconfitta alle elezioni brasiliane
Il presidente uscente è in silenzio da ieri, e si teme possa non riconoscere la vittoria di Lula
Da quando domenica sera il tribunale supremo elettorale del Brasile ha dichiarato Luiz Inácio Lula da Silva vincitore del ballottaggio per le elezioni presidenziali, lo sfidante e presidente uscente Jair Bolsonaro non ha fatto nessuna dichiarazione pubblica, di fatto non riconoscendo ancora di aver perso. È un fatto anomalo, anche perché il margine tra Lula e Bolsonaro, seppur piccolo, è comunque difficile da contestare: Lula ha infatti ottenuto 2.139.503 voti in più di Bolsonaro.
Diversi giornali brasiliani scrivono che da domenica sera Bolsonaro è chiuso nella residenza presidenziale a Brasilia, che si sarebbe rifiutato di incontrare i ministri del suo governo e che si starebbe anche rifiutando di rispondere alle telefonate. Non è chiaro perché Bolsonaro non abbia ancora fatto una dichiarazione pubblica, ma è certo che nelle ultime settimane in molti avevano paventato l’ipotesi che il presidente uscente potesse non ammettere una sconfitta contro Lula, come aveva fatto Donald Trump dopo la sua sconfitta alle elezioni presidenziali americane vinte da Joe Biden.
Lo aveva fatto capire lui stesso, che in più occasioni aveva messo in discussione il sistema di voto e aveva denunciato la possibilità di brogli legata all’uso di sistemi elettronici. Aveva, per esempio, sostenuto che tutte le precedenti elezioni, compresa quella in cui era stato eletto, fossero state truccate (a suo parere nel 2018 avrebbe dovuto vincere al primo turno). Secondo Bolsonaro, sarebbero stati truccati anche i sondaggi degli ultimi mesi.
Il timore di molti è che Bolsonaro possa continuare su questa linea anche nei prossimi giorni, e accusare Lula di aver vinto solo grazie a presunti brogli. Si teme che da qui all’insediamento di Lula (il primo gennaio), i sostenitori di Bolsonaro appoggiati dall’esercito – il cui stato maggiore è molto vicino al presidente uscente – possano creare disordini nel paese e cercare di impedire in modo violento la legittima vittoria di Lula.
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