La Red Bull ha ricevuto una multa da 7 milioni di dollari per aver violato il regolamento finanziario della Formula 1
Oltre a una diminuzione del 10 per cento del tempo a disposizione per effettuare i test aerodinamici in vista del prossimo anno
La Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha multato di 7 milioni di dollari la Red Bull come sanzione per aver violato il regolamento finanziario della Formula 1 nella passata stagione. Dopo il patteggiamento annunciato giovedì in seguito all’infrazione del cosiddetto budget cap, la FIA ha imposto come sanzione anche una diminuzione del 10 per cento del tempo a disposizione per effettuare i test aerodinamici in vista del prossimo anno.
L’Aston Martin, l’altra scuderia delle dieci partecipanti al campionato che aveva violato il regolamento finanziario, ma soltanto con una violazione di natura procedurale, è stata multata invece di 450mila dollari.
L’infrazione riconosciuta alla Red Bull nelle spese della scorsa stagione è stata di 1,8 milioni di sterline al di sopra del budget consentito di 145 milioni di euro. È stata quindi ritenuta minore, e non intenzionale: di conseguenza non avrebbe modificato né i risultati della passata stagione né di quella in corso, in cui la Red Bull ha peraltro già vinto sia il titolo mondiale dei piloti che quello dei costruttori.
Proprio per i successi ottenuti di recente dalla Red Bull, le indagini sulle sue violazioni erano stata ampiamente discusse. Ferrari e Mercedes, le due rivali principali, avevano parlato di «infrazioni significative» e continuano a sostenere che un vantaggio tecnico guadagnato in una stagione, anche se con una violazione minore, dia vantaggi anche nelle annate successive, e sia quindi molto più influente di come è stato considerato. Toto Wolff, team principal della Mercedes, aveva paragonato le infrazioni «alla differenza tra vincere e perdere».