Le campagne elettorali spostano voti?
Secondo Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend e del workshop Election Days, c'è sempre una sorpresa in ogni elezione
L’impressione generale è che le ultime elezioni politiche italiane del 25 settembre abbiano avuto un esito scontato e prevedibile. I risultati infatti non si sono discostati molto dalle tendenze rilevate dalla “Supermedia” dei sondaggi pubblicati a due settimane dal voto, gli ultimi pubblici in base a quanto previsto dalla legge sulla par condicio. La Supermedia è stata realizzata da YouTrend, progetto editoriale di Quorum, società di ricerche e consulenza politica. In particolare sono stati confermati tre principali trend rispetto alle precedenti rivelazioni: la tenuta di Fratelli d’Italia come primo partito (nella supermedia era sopra al 24 per cento), il calo della Lega (rilevata attorno al 12 per cento) e la contestuale crescita del Movimento 5 Stelle (stimato attorno al 13 per cento), che secondo le previsioni avrebbe quindi superato il partito guidato da Matteo Salvini.
Queste tendenze sono però risultate addirittura amplificate nei voti reali: Fratelli d’Italia nella quota proporzionale della Camera ha ottenuto il 26 per cento, mentre la Lega soltanto l’8,8 per cento, staccata di quasi sette punti percentuali dal Movimento 5 Stelle al 15,4 per cento. Se da una parte, soprattutto per quanto riguarda Fratelli d’Italia, è stato confermato un trend che andava avanti da mesi, la crescita del Movimento 5 Stelle e in proporzioni maggiori il calo della Lega si potrebbero essere letti come effetti diretti della campagna elettorale, soprattutto delle sue ultime fasi.
Per capire il motivo di questi spostamenti dell’elettorato è necessario affidarsi ai dati. Il 25 settembre Quorum/YouTrend ha realizzato per la notte elettorale di SkyTg24 un instant poll, cioè un sondaggio telefonico condotto il giorno stesso del voto. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 4mila elettori con quote di genere ed età incrociate, suddivise per macroregioni e titoli di studio a loro volta incrociati. Oltre che per cercare di “anticipare” i risultati reali, l’instant poll aveva lo scopo, attraverso quesiti mirati, di cercare di comprendere quanto la campagna elettorale potesse aver “spostato” in termini di consenso.
Un primo elemento significativo mostrato dal sondaggio è la quota di elettori che ha indicato la presenza di un leader forte come uno degli elementi che hanno pesato di più sulla propria scelta di voto: quasi un quarto (il 23 per cento). Ancora più interessante, anche per una valutazione dell’impatto della campagna elettorale, è il dato che riguarda i partiti considerati in qualche modo come i vincitori dalle elezioni: la presenza di un leader forte è stata valutata decisiva per il 46 per cento di chi ha votato Fratelli d’Italia e per circa il 42 per cento di chi ha votato Movimento 5 Stelle. Inoltre il Movimento 5 Stelle è stato il partito che ha convinto più indecisi negli ultimi giorni prima del voto: il 20 per cento di chi ha deciso nell’ultimo weekend di votare per loro.
Il co-fondatore di Quorum e direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco ha spiegato inoltre che, sempre secondo i risultati dell’instant poll della società di consulenza, un terzo di chi è andato a votare «ha deciso a chi dare il suo voto nell’ultimo mese, nell’ultima settimana o persino negli ultimi giorni. Su questo enorme numero di elettori la campagna elettorale ha inevitabilmente avuto un impatto molto importante, sicuramente più importante di quanto possa averlo avuto su elettori “storici”, già schierati, che sapevano per chi votare molto tempo prima delle elezioni».
Questo dato per Pregliasco è una prova che le campagne elettorali spostano voti «per due motivi: il primo è che se non servissero a spostare voti, semplicemente, non si farebbero. Partiti e candidati spendono moltissime energie e risorse – più del solito – in campagna elettorale. Qualcuno fa meglio, qualcuno fa peggio. E qui veniamo al secondo motivo: le elezioni quasi sempre ci restituiscono dei risultati in qualche misura inattesi, se consideriamo lo scenario di partenza. C’è sempre qualche “sorpresa”, e questa sorpresa spesso è coerente con una campagna elettorale che gli osservatori tipicamente riconoscono come ben riuscita, oppure – al contrario – come decisamente sottotono».
Per capire quindi come siano realmente andate le elezioni è necessario anche saper valutare quali sono le campagne elettorali che “hanno funzionato” e quelle che invece “non hanno funzionato”. «Le campagne elettorali – spiega ancora Pregliasco – non si possono improvvisare: è anche una forma d’arte se vogliamo, ma è soprattutto un’attività che richiede una conoscenza tecnica e delle regole ben precise, oserei dire scientifiche».
Queste conoscenze tecniche sono alla base di Election Days, workshop sulla comunicazione politica e sulla strategia elettorale organizzato anche quest’anno da Quorum, la società di YouTrend. La nona edizione si terrà a Torino, dal 10 al 13 novembre, nei locali di Combo, in corso Regina Margherita. Si potrà partecipare sia in presenza che online: anche nella modalità da remoto sarà possibile confrontarsi con importanti esperti di comunicazione politica e istituzionale, di campagne elettorali e creative. Al corso ci si può iscrivere unicamente online, da qui. Il costo dell’iscrizione in modalità fisica comprende anche i pranzi dell’11, 12 e 13 novembre. È previsto uno sconto per gli studenti e per i partecipanti delle edizioni precedenti e sono previste agevolazioni per i pernottamenti.
Fra i numerosi esperti che interverranno quest’anno ci sono Giovanni Grasso (consigliere per la stampa e la comunicazione del presidente della Repubblica), Flore Cathala (co-responsabile della comunicazione digitale del partito La France Insoumise), Mauro Rotelli (responsabile nazionale del dipartimento comunicazione di Fratelli d’Italia), Stefano Gianfreda (direttore creativo di +Europa), Dario Adamo (head of digital & social media di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle e responsabile della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 2022), Alessandra Ghisleri (sondaggista e direttrice di Euromedia Research), Antonio Palmieri (campaign manager di Forza Italia nel periodo 1994-2022), Martina Carone (coordinatrice dell’area di comunicazione pubblica e marketing politico-elettorale di Quorum), oltre agli stessi cofondatori di Quorum/YouTrend Lorenzo Pregliasco e Giovanni Diamanti.
Per quanto riguarda i temi del corso nel dettaglio, il primo giorno sarà dedicato all’approfondimento dell’uso dei dati nella costruzione di una strategia di comunicazione: gli studenti potranno confrontarsi con sondaggisti ed esperti di opinione pubblica. Il secondo giorno si studieranno le tecniche e le metodologie da utilizzare per elaborare un messaggio e per declinarlo creativamente. Il terzo giorno verrà approfondito l’uso degli strumenti digitali per la comunicazione politica. Durante tutte le lezioni sarà dato ampio spazio al confronto e al dialogo con i numerosi professionisti coinvolti.
Inoltre i partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi di lavoro, dovranno ideare, progettare e cercare di vincere una campagna elettorale simulata in cui dovranno superare una serie di “imprevisti”. Il gruppo che si aggiudicherà questa competizione vincerà un viaggio in una capitale europea dove avrà la possibilità di incontrare importanti professionisti della comunicazione politica a livello continentale.
Election Days è rivolto a tutte le persone che sono interessate ad acquisire competenze nella comunicazione politica, pubblica o istituzionale: studenti e laureati – preferibilmente di una laurea magistrale – ma anche candidati, rappresentanti politici e amministratori, persone che fanno parte o hanno fatto parte di staff di comunicazione di candidati, professionisti che lavorano nella comunicazione, anche non strettamente politica e persone che lavorano o collaborano con partiti politici o associazioni.