Sta per iniziare il processo all’autore della sparatoria in una scuola in Michigan
Ethan Crumbley, che l'anno scorso uccise quattro compagni di classe, sarà anche accusato di terrorismo, ed è una delle prime volte
Il 24 ottobre Ethan Crumbley, il 16enne che quasi un anno fa uccise quattro suoi compagni di classe sparando in una scuola del Michigan, si è dichiarato colpevole delle 24 accuse che gli sono state rivolte dalla procura della contea di Oakland, compresa quella di terrorismo. È un caso insolito per gli Stati Uniti, e non per via degli atti commessi da Crumbley, dato che le stragi nelle scuole sono notoriamente frequenti nel paese: ciò che rende questa diversa dalle altre è il fatto che il suo autore sia ancora vivo e possa essere processato – di solito gli sparatori si suicidano o vengono uccisi dalla polizia – e che tra le accuse ci sia appunto quella di terrorismo.
La sparatoria per cui Crumbley ha ammesso la propria colpevolezza avvenne il 30 novembre 2021 in una scuola superiore di Oxford, una cittadina di meno di 4mila abitanti circa 50 chilometri a nord-ovest di Detroit. Crumbley, all’epoca 15enne, sparò contro gli studenti e gli insegnanti dell’istituto usando un’arma da fuoco semiautomatica che gli avevano regalato i genitori. Quattro studenti morirono e altri sette furono feriti. Prima della sparatoria Crumbley era stato a lezione in classe e dopo, fermato da un membro del personale della scuola, si era arreso «senza fare problemi».
Sarà processato come un adulto e non come un minorenne e tra gli altri capi di imputazione gli è stato rivolto quello del reato statale di terrorismo interno. È una delle ragioni per cui la vicenda di Crumbley è particolare: la procuratrice della contea di Oakland Karen McDonald ha detto che non è ancora successo che l’autore di una sparatoria di massa venga condannato per terrorismo a livello statale. Il Michigan fu uno dei primi stati americani a introdurre un reato statale di terrorismo dopo l’11 settembre 2001, e dei 34 che lo prevedono è tra quelli con le leggi più severe.
Peraltro una legge statale come quella del Michigan sul terrorismo interno contempla un tipo di reato che non è previsto dalla legislazione federale americana. Per questo nei tribunali federali le persone che si potrebbero considerare responsabili di atti di terrorismo interno vengono invece processate per crimini d’odio o con un’accusa di cospirazione.
L’anno scorso la procuratrice McDonald aveva detto che la decisione di accusare Ethan Crumbley di terrorismo nasceva da un tentativo di fare giustizia per le persone che pur non essendo state ferite o uccise nella sparatoria avevano subìto danni permanenti, per le conseguenze psicologiche di essersi trovate in quella scuola quel giorno. «Anche i ragazzi che oggi non riescono a mangiare, a dormire, a immaginare un mondo in cui possono tornare in quella scuola sono vittime e anche le loro famiglie, e la loro comunità. L’accusa di terrorismo ne tiene conto».
Durante l’udienza preliminare in cui Crumbley si è dichiarato colpevole di tutte le accuse, il procuratore Marc Keast gli ha chiesto: «È vero che quando hai commesso questi crimini volevi spaventare gli studenti e gli insegnanti e volevi generare il panico nella comunità della Oxford High School?». Crumbley ha risposto di sì.
Un altro aspetto peculiare delle vicende processuali legate alla sparatoria di Oxford è che sotto processo ci sono anche i genitori di Crumbley, Jennifer e James. Sono accusati di omicidio colposo per aver contribuito involontariamente alla strage, regalando al figlio la pistola con cui venne compiuta e ignorando i comportamenti preoccupanti che il ragazzo aveva mostrato e che gli insegnanti avevano denunciato. Il giorno stesso della sparatoria erano stati chiamati a scuola dopo che un insegnante aveva trovato un disegno di una pistola semiautomatica fatto da Crumbley: era accompagnato dalla scritta «I pensieri non si fermano. Aiutatemi». Jennifer e James Crumbley si erano rifiutati di riportare il figlio a casa.
Nell’udienza preliminare in cui si è dichiarato colpevole di tutte le accuse, Ethan Crumbley ha ammesso che aveva chiesto a suo padre di comprargli l’arma e che gli aveva dato il denaro per farlo.