L’insediamento di Rishi Sunak
Ha ricevuto l'incarico formale dal re Carlo III: è il terzo primo ministro britannico in meno di due mesi
Martedì Rishi Sunak è stato nominato ufficialmente primo ministro del Regno Unito, dopo che lunedì era stato eletto è diventato il nuovo leader del partito Conservatore: nel Regno Unito il capo del partito di maggioranza lo diventa automaticamente. Tutti i passaggi formali sono stati completati nella tarda mattinata: poco dopo mezzogiorno (ora italiana) Sunak ha incontrato re Carlo III, che lo ha invitato a formare un nuovo governo, e appena prima delle 13 ha tenuto il suo primo discorso davanti al numero 10 di Downing Street, la residenza del primo ministro britannico a Londra.
LIVE: Rishi Sunak gives first speech as prime minister https://t.co/qvW2z1ElL9
— Reuters (@Reuters) October 25, 2022
Sunak è il 57mo primo ministro del Regno Unito, il terzo di quest’anno e, a 42 anni, il più giovane a essere nominato per il ruolo dal 1812. Ha preso il posto di Liz Truss, che si era dimessa la settimana scorsa dopo appena 44 giorni di mandato, perdendo il sostegno del partito Conservatore a causa della grave crisi finanziaria provocata dalle sue riforme fiscali.
All’inizio del suo breve discorso Sunak ha osservato che il Regno Unito sta affrontando una «profonda crisi economica» e ha ringraziato Truss, sostenendo di aver ammirato il suo impegno per favorire la crescita del paese, che ha definito «un obiettivo nobile». Per raggiungerlo tuttavia «sono stati fatti degli errori», ha detto, e il suo ruolo in qualità di nuovo primo ministro sarà quello di «sistemare» quegli errori.
Sunak ha promesso di mettere al centro dell’agenda politica la stabilità economica e di unire il paese «non con le parole, ma con le azioni». Ha detto che farà in modo di ottenere la fiducia della nazione e che lavorerà «giorno dopo giorno» per ottenere tra le altre cose un servizio sanitario pubblico più solido, scuole migliori, strade più sicure e «costruire un’economia che sappia cogliere le opportunità date da Brexit». Ha aggiunto di sapere bene quanto sia difficile la situazione, ma di non esserne intimorito. Dopo aver salutato i giornalisti, è entrato nella sua nuova residenza.
Intorno al primo discorso di Sunak c’era molta curiosità perché fino a questo momento le sue priorità da capo del governo non erano state chiarissime. Era noto che facesse parte dell’ala più a destra del partito ma in questi giorni si era parlato di lui soprattutto come un politico “pragmatico”. Prima d’ora Sunak da primo ministro designato aveva parlato pochissimo: solo un brevissimo intervento di poco meno di un minuto e mezzo molto istituzionale e senza elementi di rilievo.
Martedì mattina invece Truss ha presieduto la sua ultima seduta del governo e poi ha fatto un piccolo intervento di congedo fuori da Downing Street.
Nel suo discorso, durato pochi minuti, Truss ha detto che essere prima ministra è stato «un onore enorme», in particolare per aver guidato il paese nel periodo di lutto per la morte della regina Elisabetta II e durante l’insediamento del nuovo re. Ha sostenuto che il suo governo sia intervenuto «con tempestività e decisione» per aiutare le famiglie e le imprese britanniche e, dopo aver ribadito il sostegno del Regno Unito all’Ucraina, ha augurato a Sunak «ogni successo per il bene del nostro paese». Dopo aver ringraziato la sua famiglia e i suoi collaboratori si è avviata verso Buckingham Palace, la residenza reale, per dare ufficialmente le dimissioni davanti al re.
Nell’attuale contesto di grande crisi finanziaria per il Regno Unito – causata in gran parte da una proposta di riforma fiscale di Liz Truss – ci si aspettava da Sunak un discorso che cercasse di rassicurare i mercati sulla responsabilità e la sostenibilità delle misure del suo governo. Secondo la parlamentare britannica Victoria Atkins, importante membro del partito Conservatore e tra le maggiori sostenitrici di Sunak nel partito, il nuovo primo ministro si sarebbe preoccupato soprattutto di fare un discorso per «stabilizzare i mercati».
Qualcosa di più concreto sulle intenzioni di Sunak si capirà nel pomeriggio, quando nominerà i nuovi ministri del governo che dovrebbe restare in carica per i prossimi due anni.