Un tribunale di Mosca ha respinto la richiesta di appello contro la condanna della cestista statunitense Brittney Griner
Un tribunale di Mosca ha respinto la richiesta di appello contro la condanna della cestista statunitense Brittney Griner, arrestata in Russia lo scorso febbraio e successivamente condannata a 9 anni di carcere per contrabbando di droga, con accuse considerate politicamente motivate.
Griner, una delle cestiste più conosciute al mondo, era stata fermata all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca e accusata di avere con sé cartucce per un vaporizzatore con olio di hashish, un derivato della cannabis: ad agosto aveva ricevuto quasi il massimo della pena prevista per il reato, che prevede fino a 10 anni di carcere. I suoi avvocati avevano sostenuto che la pena a cui era stata condannata fosse eccessiva, anche rispetto a quelle inflitte in altri casi simili. La loro richiesta di appello però è stata respinta.
Il tribunale ha comunque stabilito che la durata totale della condanna di Griner verrà ricalcolata tenendo in considerazione anche il periodo di carcerazione preventiva. In base a questa decisione, ciascun giorno di custodia cautelare verrà considerato come 1,5 giorni in carcere: Griner dovrebbe quindi scontare ancora quasi 8 anni di pena. L’amministrazione americana di Joe Biden, comunque, è da tempo in negoziati con il governo russo per riportare Griner negli Stati Uniti, finora senza successo.
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