La Russia ha colpito nuovamente diverse infrastrutture energetiche ucraine
L’esercito ucraino ha fatto sapere che sabato mattina l’esercito russo ha compiuto una serie di attacchi missilistici contro le infrastrutture energetiche di diverse regioni ucraine, provocando interruzioni di corrente in più punti del paese: i missili lanciati dalla Russia sarebbero 33 e l’esercito ucraino sostiene di averne abbattuti 18. Per diverse ore fino a 1,5 milioni di edifici sono rimasti senza elettricità, sempre secondo le stime del governo ucraino, ma le condizioni della rete di distribuzione cambiano di continuo a seconda della rapidità con cui vengono effettuate le riparazioni, non sempre possibili in aree remote o esposte a nuovi attacchi.
Gli attacchi missilistici russi alle infrastrutture energetiche ucraine sono ripresi con particolare intensità da un paio di settimane, cioè dal gravissimo bombardamento russo compiuto come vendetta per l’esplosione che sabato 8 ottobre aveva seriamente danneggiato il ponte che collega la Russia alla Crimea, particolarmente importante per i russi dal punto di vista sia simbolico che strategico. Complessivamente si stima che i bombardamenti russi abbiano danneggiato circa il 40 per cento dell’intera rete energetica ucraina.