Nel Regno Unito si cerca il prossimo primo ministro
Il partito Conservatore deve scegliere chi sostenere per sostituire Liz Truss, tra nuove proposte e vecchie conoscenze
Nel Regno Unito mancano meno di due giorni al termine per presentare le candidature per l’incarico di leader del partito Conservatore e quindi di primo ministro del paese (nel Regno Unito le due cariche sono sostanzialmente dipendenti), dopo le dimissioni della prima ministra britannica Liz Truss, durata appena sei settimane. Entro il primo pomeriggio di lunedì si saprà chi sono i candidati, e nel corso della settimana chi prenderà il posto di Truss.
Le candidature sono state aperte giovedì sera e chiuderanno lunedì 24 ottobre alle 14 locali (le 15 italiane): per potersi candidare alla guida del governo ogni candidato deve avere il sostegno di almeno 100 deputati conservatori. Oggi, in totale, i deputati conservatori sono 357: significa che potranno esserci al massimo tre candidati.
Per ora l’unica a essersi proposta è Penny Mordaunt, ex sottosegretaria al Commercio. Mordautn si era già candidata per l’incarico di primo ministro alle primarie del partito Conservatore indette dopo le dimissioni di Boris Johnson, venendo però sconfitta da Rishi Sunak e da Liz Truss: ieri si è ricandidata.
La maggior parte delle attenzioni però non sono su Mordaunt, ma su Rishi Sunak e Boris Johnson, che per ora non hanno ancora annunciato di volersi fare avanti (ci si aspetta che lo facciano a breve). Un’eventuale contesa per l’incarico di primo ministro avrebbe come protagonisti soprattutto loro, che hanno molto più sostegno di Mordaunt.
Ad oggi il favorito è Sunak, che con 110 sostenitori ha superato la soglia per potersi formalmente candidare all’incarico di primo ministro, seguito da Johnson (che sembra abbia appena raggiunto i 100 sostenitori) e da Mordaunt (21 sostenitori). Una larga parte dei deputati conservatori deve comunque ancora esprimere la propria preferenza.
Una volta che si sapranno i nomi dei candidati, i tempi di risoluzione della crisi di governo dipenderanno prima di tutto dal sostegno che avranno ottenuto. Se ad ottenere il sostegno necessario sarà un solo candidato, questo diventerà automaticamente il leader del partito e primo ministro. Se invece ci saranno più candidati lunedì pomeriggio ci sarà una nuova votazione tra i deputati Conservatori.
Il partito Conservatore potrebbe annunciare il nuovo primo ministro già lunedì sera. Se però la giornata non dovesse concludersi con un risultato definitivo i due candidati rimanenti dovrebbero essere sottoposti a un ballottaggio esteso ai membri del partito e non ai soli deputati, come successo con Rishi Sunak e Liz Truss quest’estate. In questo caso, la votazione dovrebbe concludersi alle 11 di venerdì 28 ottobre, col risultato annunciato in serata.
Il vincitore delle elezioni interne al partito dovrebbe poi ricevere formalmente l’incarico di primo ministro e il compito di formare un governo da re Carlo III.
La situazione è ancora molto incerta, e nel frattempo il partito Laburista insiste per indire nuove elezioni politiche, anticipandole rispetto a quando dovrebbero tenersi (entro gennaio del 2025): almeno per ora è improbabile che questo accada. Anche perché al partito Conservatore – in crisi da tempo e soprattutto adesso – non conviene: secondo sondaggi citati dal Financial Times è in svantaggio di circa 30 punti percentuali rispetto al partito Laburista.